Si chiama Giovanni Martino, ha 29 anni, ha piccoli precedenti di Polizia, è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Matera, dovrà rispondere di detenzione di arma comune da sparo clandestina, di ricettazione e di detenzione e porto di oggetto atto a offendere e nella mattinata di oggi, martedì 23 maggio, tutti i dettagli dell’operazione sono stati forniti durante una conferenza stampa che si è tenuta presso la Questura di Matera alla presenza di alcuni agenti e funzionari, del Capo della Squadra Mobile, Fulvio Manco e della responsabile dell’Ufficio Stampa, Luisa Fasano.
Nella sua abitazione, oltre ad un’arma di fabbricazione russa, una Tokarev calibro 7.62, che dispone di un caricatore con 9 cartucce, di cui una camerata, sono state rinvenute anche munizioni già inserite nel caricatore, bossoli e ogive necessari alla fabbricazione di altri proiettili.
L’attività di Polizia Giudiziaria è scattata a seguito di un controllo ad un’autovettura effettuato dalla Squadra Volante nella zona La Martella.
Nell’Alfa Romeo GT, guidata da una ragazza, sotto alcuni scatoloni, occultata sotto il tappetino del bagagliaio, c’era una grossa mazza da baseball e così è stata immediatamente informata la Squadra Mobile che ha proceduto ad ulteriori controlli nell’abitazione del proprietario dell’auto, il giovane poi arrestato.
Nel salone, all’ingresso, gli investigatori durante un semplice controllo hanno trovato bossoli e ogive di cartucce non giustificati poichè l’uomo non risulta essere legittimamente detentore di armi da fuoco.
Gli investigatori della Squadra Mobile hanno così proceduto ad una perquisizione approfondita che ha permesso di rinvenire la pistola nascosta in una calza di lana, all’interno dell’intercapedine dell’avvolgibile del bagno.
Il giovane, che risulta privo di occupazione lavorativa, non ha saputo fornire giustificazioni attendibili sul motivo della detenzione della pericolosa arma da sparo e quindi l’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari Angelo Onorati, presso il Tribunale di Matera, su richiesta del pm Salvatore Colella.
Rocco Becce robexdj@gmail.com