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Ospedale di Villa d’Agri: si torna a parlare di chiusure ma Leone smentisce.

 Nelle ultime ore tornano d’attualità le vicende che riguardano il Presidio Ospedaliero di Villa d’Agri.

In particolar modo, sono pervenute diverse segnalazioni alla nostra redazione rispetto ad una imminente possibile chiusura del reparto di Cardiologia e la soppressione di ulteriori servizi sanitari.

In merito a questo, un gruppo di autodefinitesi “Liberi Cittadini”, i quali hanno chiesto di restare anonimi, hanno prodotto una durissima nota di contestazione nei confronti della Direzione Sanitaria e della classe dirigente politica.

Qui di seguito il testo.

“Da troppo tempo il potenziamento dell’ ospedale è stato oggetto di alternate bufale, dove si prometteva il ripristino dei vari servizi essenziali soppressi nel tempo (vedi punto nascite , oculistica etc e non ultimo UTIC- Cardiologia e a breve servizio di emodialisi). Si sperava che con la dirigenza AOR San Carlo la Val d’Agri potesse compiere un salto di qualità, ma cosi non è stato. Al contrario,  si è ancora di più evidenziata la discrepanza tra la gestione ospedaliera della  nostra area e quella degli altri distretti della regione.  A parità di popolazione, infatti, non è stato chiuso e non è stato soppresso nessun reparto e nessun servizio, anzi sono stati potenziati. Ora ci chiediamo: Siamo figli di un Dio minore o siamo vittime impotenti di un sistema politico clientelare collaudato oramai da anni?  Si alternano e si premiano soltanto i profili dirigenziali presenti da oltre 20 anni. Noi cittadini-utenti  assistiamo impavidi e impotenti allo scempio del nostro ospedale. L’ultima beffa in ordine di tempo riguarda l’incapacità, da parte della dirigenza,  di fornire apparecchiature elettromedicali indispensabili  (Elettrocardiografo,  Holter Cardiaco, Holter pressorio o un apparecchio per Test da sforzo) . La conseguenza immediata di tutto questo è che i pazienti sono costretti a una migrazione sanitaria nel privato e se si è fortunati, dopo interminabili liste di attesa  a molti km di distanza dal nostro Ospedale. Questo ci dice che abbiamo di fronte un altro reparto malato , che si vuol rendere a breve terminale. Dal primo giugno 2021, infatti si constatata che il responsabile e un altro dirigente medico( residenti in Val d’Agri) hanno avuto il nulla osta presso il Presidio Ospedaliero di Polla , dove andranno a aprire una sala operatoria per impianto di Pace Maker e controlli successivi. Ora la domanda nasce spontanea: ma queste prestazioni non si effettuavano da anni all’ospedale di Villa d’Agri? Perché la AOR San Carlo favorisce la migrazione sanitaria? Perché gravare ulteriormente su un bilancio regionale già compromesso? Per demeriti dei dirigenti medici o per cattiva gestione della sua Direzione? Si dice che “al cuore non si comanda” ma soprattutto quando il nostro cuore è affidato a solo due medici cardiologici( 1 prossimo alla pensione) , che gestiscono un reparto , un ambulatorio , le urgenze cardiologiche , con una turnazione al limite della sicurezza . La notte è affidata alla fortuna e a San Pio, perché il Cardiologo è assente, e viene chiamato solo in reperibilità. Vorremmo sapere, inoltre,  le ragioni per cui un reparto Cardiologico di Terapia intensiva è stato soppresso solo all’ Ospedale di Villa d’Agri . Forse non era lo stesso reparto che ci risulta essere stato al primo posto, anni fa, nella guida Michelin della salute per il trattamento dell’infarto? Ora è privo di qualsiasi apparecchiatura efficiente sia per il monitoraggio e sia per la gestione del paziente cardiologico.  Cari lettori non si muore solo di Covid 19 , ma anche di trascuratezza e inefficienza da parte di chi dovrebbe garantire il minimo di prestazioni e di risposte a una popolazione oramai stanca di elemosinare quello che per legge è un diritto primario : il diritto alla salute. Un diritto che non tiene conto delle passerelle e dei Selfie degli amministratori locali e non, capaci soltanto di occultare la realtà che vige nel nostro ospedale e di esternare la propria onnipotenza di fronte a un malato.

Intanto, si apprende da fonti social che verranno aperti a breve (soltanto per qualche giorno al mese) ambulatori specialistici mentre altri essenziali chiuderanno silenziosamente e inesorabilmente .

Come dicevano i nostri nonni: “mentre i medici si consultano il malato muore”.
Si spera vivamente che questo sfogo, raggiunga la sensibilità di tutti voi, ma soprattutto chi dovrebbe fornire delle risposte e non giocare più con la salute delle persone.”

A margine di questa durissima missiva, l’assessore regionale alla Sanità dott. Rocco Leone, contattato dalla nostra redazione, ha replicato:

“Premettendo che mi piacerebbe avere a che fare con persone che non si trincerano dietro all’anonimato per esprimere un’idea (anche di contestazione o di dissenso), è opportuno, per dovere di trasparenza nei confronti dei cittadini della Val d’Agri, condividere un po’di dati che riguardano il presidio ospedaliero in questione.

Nel corso dei primi mesi
dell’anno 2021 presso il PO di Villa d’Agri è stato avviato un programma articolato di interventi volti al potenziamento delle attività in regime ambulatoriale, all’adeguamento delle tecnologie e all’acquisizione di nuove figure professionali. Per quanto concerne le prestazioni sono state potenziate le attività ambulatoriali relative alle seguenti branche specialistiche:
– oculistica (interventi di cataratta e piccola chirurgia oculare),
– chirurgia senologica (prime visite e controlli),
– urologia (prime visite, controlli ed esami ecografici),
– ematologia (prime visite controlli)
– oncologia (prime visite controlli)
In termini di personale, si è proceduto all’assunzione di 1 radiologo, n. 2 chirurghi, n. 1 anestesista, n. 1 fisioterapista, n. 2 infermieri e n. 1 ostetrica, nonché del Direttore Medico di Presidio. Nel Piano Triennale dei Fabbisogni sono poi state incluse diverse assunzioni di personale dirigente, con procedure di competenza AOR già attivate, e di comparto.
In riferimento alle tecnologie è stato attuato il potenziamento del Pronto Soccorso con la fornitura di apparecchi per ossigenoterapia ad alti flussi, per massaggi cardiaci, per termoregolazione del paziente, nonché videolaringoscopi e monitor multiparametrici. Sono in corso di espletamento procedure per l’acquisizione delle seguenti tecnologie: colonna videoendoscopica per ORL, EEG portatile, centralina multifunzione per ORL. È stato altresì programmato l’acquisto di tecnologie elettromedicali a valere sul fondo di coesione per un importo di € 850.000 e nel nuovo accordo di programma (ADP) per un importo di € 641.720. Nello stesso ADP è stato altresì inserito un intervento di € 4.000.000 per il completamento del nuovo padiglione, allo stato utilizzato solo parzialmente.
La nuova organizzazione implementata e seguita costantemente dalla Direzione Strategica, in costante e stretta interazione con gli operatori sanitari di Presidio, ha consentito una evidente ripresa delle attività sanitarie, con punte che hanno superato – pur in corso di pandemia – l’attività registrata negli anni 2018 e 2019.

Opportuno, infine, ricordare che nei prossimi giorni sarà attivato l’ambulatorio di cardiologia per esterni e vi saranno ulteriori iniziative molto rilevanti che riguarderanno il reparto di psichiatria.

Questo sarebbe il “Depotenziamento?

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