Il 6 agosto “celebrerò” l’entrata in vigore di questa porcata incostituzionale e insensata, chiamata “Green Pass”, in quel di Maratea, con inizio alle ore 17.30 in Piazza Buraglia.
Gioverà ricordare quel che scrivevo ad aprile, rivolgendomi al Ministero dell’Interno, per preannunciare azioni di disobbedienza civile: “Signor Ministro, ci state dicendo che lo fate per tutelare la salute pubblica. Mi consenta, avreste potuto e dovuto tutelarla ridando dignità al servizio sanitario nazionale, rafforzando la medicina del territorio e magari cambiando protocolli e linee guida. Questo affermo al netto della mia convinzione che occorra stare attenti, molto attenti a virus non sanitari, ma egualmente perniciosi, quali quelli che e alimentano antidemocrazia e anti-stato di diritto…”.
Ribadito che farò tutto il possibile per continuare a mettere in discussione provvedimenti discriminatori e ingiustificabili mi consento di condividere una mia inchiesta che ha fatto emergere un gigantesco, preoccupante e patente conflitto d’interessi.
Il 7 maggio 2021, sul sito internet “Emory News Center”, collegato alla Emory University, appare una notizia così titolata: “Emory, Children’s Healthcare di Atlanta lancia la sperimentazione del vaccino COVID-19 per i bambini piccoli”. Leggendo l’articolo apprendo delle dichiarazioni del dr. Evan Anderson, medico presso Children’s Healthcare di Atlanta e Emory: “Questo è un passaggio fondamentale per i bambini che potrebbe consentire loro di ricevere lo stesso tipo di protezione immunitaria ora fornita agli adulti”.
Dalla lettura apprendo che il dr. Anderson “ha sostenuto l’inizio degli studi clinici sui vaccini COVID-19 nei bambini” e che lo stesso “è professore di pediatria e medicina presso la Emory University School of Medicine”.
Nell’articolo in oggetto inoltre si afferma che Anderson “è stato il principale investigatore del sito per lo studio di fase 1 dell’mRNA-1273 lo scorso anno, che ha dimostrato che il vaccino era sicuro e ha generato una risposta immunitaria negli adulti. È stato anche ricercatore principale del sito per lo studio di fase 3 negli adulti”.
Fin qui tutto regolare, a parte la follia di voler vaccinare anche una fascia di popolazione che, dati alla mano, non corre nessun rischio e tutte le bugie attraverso le quali stanno provando ad avallare questa scelta o lo scandaloso utilizzo di mezzi di coercizione anche nei confronti dei minori, quali appunto il Green Pass.
Le sorprese, però, giungono dalla ricerca da me effettuata sui lavori scientifici del dr. Anderson, il cui nome appare in uno studio pubblicato il 4 febbraio 2021, intitolato “Efficacia e sicurezza del vaccino mRNA-1273 SARS-CoV-2”, firmato da numerosi ricercatori.
In relazione ai coautori del sopra citato studio, infatti, emerge quanto segue:
“Il Dr. Baden riferisce di essere stato finanziato dal NIH per condurre studi clinici in collaborazione con Crucell/Janssen e Moderna; Dr. Rouphael, ricevendo sovvenzioni da Pfizer, Merck, Sanofi–Pasteur, Eli Lilly e Quidel; Dr. Creech, ricevendo il sostegno di Merck, le spese di consulenza da Horizon Pharma e GSK e le commissioni per il servizio in un comitato di monitoraggio dei dati e della sicurezza da Astellas; Dr. Neuzil, ricevendo il sostegno di Pfizer; Dr. Graham, in attesa di brevetto WO/2018/081318 sulle proteine spike del coronavirus in prefusione e sul loro utilizzo e in attesa di brevetto 62/972.886 sul vaccino 2019-nCoV; Dr. Bennett, dipendente e proprietario di azioni e stock option in Moderna; Dr. Pajon, impiegato e proprietario di azioni a Moderna; Dr. Knightly, dipendente e proprietario di azioni e stock option in Moderna; Dott. Leav, Deng e Zhou sono dipendenti di Moderna; Dr. Han, dipendente e proprietario di azioni e stock option in Moderna; Dr. Ivarsson, dipendente e titolare di opzioni su azioni in Moderna; Dr. Miller, impiegato e proprietario di azioni e stock option a Moderna; e il dottor Zaks, impiegato e proprietario di stock option in Moderna”.
A dir poco esilaranti le conclusioni che troviamo in calce a questo sconcertate elenco di conflitti: “Non è stato segnalato nessun altro potenziale conflitto di interessi relativo a questo articolo”. Meno male, avrei voluto commentare, perché questi bastano e avanzano.
P.S. Sbaglio o alla Emory ci lavora anche un virologo italiano entusiasta sostenitore della terza e quarta dose?