E’ un invito al viaggio quello che Luciano Nardozza lancia con il brano Ciò che non devi sapere, prologo – come in ogni avventura e storia che si rispetti – di quanto accadrà nell’omonimo disco in uscita il 6 ottobre: un concept album in 14 capitoli che unisce la musica alle scienze psicologiche, sociali e della comunicazione. Un nuovo lavoro con cui il musicista lucano si distacca nettamente a livello stilistico dai dischi precedenti, racchiudendo in chiave inedita influssi del pop, del rock, della musica elettronica, del cantautorato, del rap e del prog, con sonorità epiche e moderne al tempo stesso, sempre orecchiabili e “universali”.
La title track Ciò che non devi sapere – in uscita oggi con il video diretto da Lorenzo Carone e girato in Basilicata – ci introduce in un percorso che è una sorta di “discesa agli inferi”, tra dinamiche di “ingegneria sociale” (studiate e documentate scientificamente sin dagli anni ‘50) che circondano l’individuo senza che questo, il più delle volte, se ne accorga. L’immergersi in questo percorso accidentato è sottolineato visivamente, nel videoclip, dall’azione esplorativa di una sorta di creatura-guida proveniente da un altro mondo, che scende in un tale “inferno” con l’obiettivo finale di riemergerne, accendendo luci di consapevolezza.
“L’essere umano vive in una prigione senza sbarre nella misura in cui gli sono ignote certe dinamiche a livello macro-sociale – commenta Luciano, che alle spalle ha i due album Di Passaggio e Fuori Luogo-. Per neutralizzare ciò che limita le nostre scelte bisogna prima conoscerlo, e la luce della consapevolezza è già sufficiente per ridurre la pressione che le zone oscure della psiche individuale e collettiva esercitano sulla nostra interiorità”.
Ciò che non devi sapere è disponibile, con il suo videoclip, sul canale Youtube LucianoNardozzaVEVO, e come singolo sui principali store online e piattaforme streaming.
CREDITI
🎧 MUSICA
“Ciò che non devi sapere” – Testo e Musica di Luciano Nardozza
Voci, chitarre, basso, tastiere, programmazione: Luciano Nardozza
Mix e Mastering: Angelo Nardozza e Luciano Nardozza presso B3 Studios
🎬 VIDEO
Diretto da Lorenzo Carone
Da un’idea di Antonio Polosa e Lorenzo Carone
Sceneggiatura di Antonio Polosa
Aiuto regia: Angelo De Luca
Drone: Piero Colangelo
Assistente drone: Francesco Coviello
Operatore Gru: Pietro Minnelli
Assistenti: Francesco Di Donato, Graziano Di Donato, Francesco Massaro, Mario Palazzo
Cantautore, chitarrista, lucano di nascita e crescita, lombardo di adozione, Luciano Nardozza è attivo sulla scena musicale italiana dal 2017 col suo primo album in italiano “Di Passaggio”, dopo diversi anni di attività da compositore strumentale e arrangiatore, una laurea in lingue e un percorso di studi in psicologia.
Finalista a Capitalent 2017 (tra oltre 4000 proposte), vincitore del Festival Villeggendo 2017, sul podio al Varigotti Festival ’18, finalista al Premio De André 2019, targa Riccardo Mannerini 2019 per il miglior testo, ama tantissimo suonare live (l’album è stato portato in giro per l’Italia in oltre 30 città diverse).
A maggio 2019 esce il suo secondo album che lo vede collaborare con artisti quali Gianluca Misiti (tastierista per Daniele Silvestri, Max Gazzè) e Piero Monterisi (batterista per PFM, Tiromancino, Daniele Silvestri) e che ha riscosso ottimi risultati in classifica (il singolo “Quel che avvicina al bene” è entrato immediatamente in seconda posizione nella Classifica Italiana Indipendenti Emergenti, permanendovi per oltre un mese).
A fine gennaio 2020 lancia invece “Il Nastro d’Argento”, singolo sulla clandestinità, proposto al Festival di Sanremo nello stesso anno.
A marzo 2020, durante l’esperienza di isolamento vissuto nella prima zona rossa d’Italia del lodigiano, pubblica il brano “Zona Rossa”, una instant song (scritta e prodotta autonomamente in 24 ore) che è una riflessione sull’isolamento e la vera libertà dell’individuo. A luglio 2020 esce la dirompente “Cielo rosso che esplode”- terzo singolo tratto da “Fuori Luogo”- accompagnata dal videoclip realizzato da Beppe Gallo (Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Emis Killa). Ottobre vede la nascita di “Rana Bollita”, canzone di denuncia rap/metal, che invita a riflettere sull’atteggiamento globale nei riguardi dell’attuale pandemia. E’ finalista a ProSceniUm Festival 2021 (Assisi, 15-17 ottobre).
Ciò che non devi sapere è il suo terzo lavoro.