Disastro ambientale. E’ questo il nuovo capo di imputazione a carico Ruggero Gheller ed Andrea Palma, imputati nel processo sullo sversamento di petrolio al Centro Olio di Viggiano.
Il pm della Procura di Potenza, Vincenzo Montemurro, ha depositato la nuova accusa ritenendo che, nonostante il reato di disastro ambientale sia stato introdotto nel 2015, e dunque successivamente al 2011 e 2014, quando Gheller e Palma sono stati responsabili dell’impianto Eni della Val d’Agri, gli effetti della presunta cattiva gestione si sarebbero avuti anche dopo.
Il processo, in corso a Potenza, scaturisce da un’inchiesta della Procura lucana a seguito dello sversamento di greggio, per una quantità di circa 400 tonnellate per stessa ammissione della compagnia petrolifera. Secondo l’accusa il petrolio fuoriuscito dalle vasche di stoccaggio, avrebbe contaminato suolo e sottosuolo, compreso il reticolo idrografico.
Esprimono soddisfazioni i portavoce del M5S, Gianni Perrino, Gianni Leggieri, Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli: “Il Pubblico Ministero ha accolto la nostra istanza di modifica del capo di imputazione da disastro semplice a disastro ambientale ed in questa prospettiva, oltre ad un aumento considerevole delle pene previste, si mette finalmente la tutela del bene ambiente al centro del procedimento giudiziario. Allo stesso tempo si apre la possibilità anche per le associazioni ambientaliste e a tutela della salute, di poter far sentire in maniera più incisiva la propria voce. Ringraziamo gli avvocati Leonardo Pinto, Francesco Chita e Antonio Digioia per il supporto legale e lo scrupoloso studio del corposo fascicolo scaturito da un nostro esposto, confidando in un sereno prosieguo del procedimento giudiziario“.