E’ arrivata sul tavolo del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, il problema dell’invasione di cinghiali sul territorio lucano. Un’emergenza segnalata più volte dalla Coldiretti di Basilicata che ha incontrato a Potenza il governatore lucano per segnalare i gravi problemi legati, da un lato, alla crescita esponenziale del numero di animali sia nei centri abitati che nei Parchi e, dall’altro, la gestione dell’accertamento e del risarcimento dei danni patiti dalle imprese agricole e lucane. La confederazione agricola era rappresentata dal direttore regionale, Aldo Mattia, dal presidente provinciale di Matera, Gianfranco Romano, e dal responsabile dell’ufficio legislativo Stefano Giammaria. Presente all’incontro anche il presidente della terza Commissione del Consiglio regionale, Piergiorgio Quarto. “ Tutto quanto regolamentato, a livello nazionale e regionale, relativamente al controllo della fauna selvatica e, in particolare della specie cinghiale – ha sottolineato Romano -non ha dato risultati efficaci né sul piano della prevenzione né sotto il profilo del controllo numerico dei capi e, quando le misure si rilevano inefficaci, è doveroso avviare una seria e responsabile riflessione sulle azioni messe in campo e gli eventuali errori che non hanno permesso di raggiungere l’obiettivo prefissato. Peraltro, la presenza invasiva della specie cinghiale non è più solo un problema per l’agricoltura, anche se soprattutto nelle aree montane sta favorendo l’abbandono di molte attività agricole, ma per tutta la comunità lucana”. A Bardi , la Coldiretti lucana ha portato anche delle proposte per uscire dall’emergenza. “ E’ necessaria la condivisione e il supporto in sede di Conferenza Stato – Regioni delle istanze di modifica/adeguamento della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 , su indicazione della confederazione nazionale – ha sottolineato Mattia – e l’istituzione immediata di un tavolo emergenziale aperto ai Dipartimenti regionali Ambiente e Territorio e Politiche della persona, alle Prefetture di Potenza e Matera nonché ai rappresentanti dei Comuni lucani, delle Province, degli Enti Parco e delle Aree Protette, da convocarsi con cadenza mensile, che coinvolga tutte le istituzioni”. Il governatore Bardi ha rassicurato i vertici lucani dell’organizzazione agricola sull’impegno della Regione a risolvere il problema. “E’ stato un incontro molto positivo con Coldiretti, che pone le basi per una collaborazione sempre più proficua con le parti sociali che hanno davvero a cuore gli interessi dei propri iscritti. Sono sempre aperto ad ascoltare e soprattutto a ricevere proposte concrete – ha aggiunto Bardi – che possono migliorare la vita dei lucani. Mi riferisco in particolar modo alla questione degli ungulati, che porterò all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni. È urgente modificare una norma nazionale che ormai non è più adeguata a una vera e propria emergenza che mette a rischio non solo le aziende agricole ma anche l’intero eco-sistema”. Per il presidente della Giunta regionale “serve un intervento deciso e definitivo, che purtroppo non dipende dalle singole Regioni, altrimenti in Basilicata avremmo già provveduto a risolvere il problema in maniera netta e chiara. Serve un intervento normativo nazionale e in tal senso mi appello anche al governo Draghi. Per quanto riguarda le residuali norme regionali, accolgo volentieri le proposte di Coldiretti, improntate al mero buon senso” ha concluso Bardi.