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Confcommercio giovani: primi segnali di fiducia nella ripresa

Nonostante la maggior parte dei titolari di piccole imprese pensi che la situazione economica dopo la pandemia sia peggiorata, il 64% di chi, under35, ha già un’impresa fonderebbe una nuova azienda oggi. E’ il dato, forse più sorprendente, dell’indagine condotta dall’Osservatorio Nuove Generazioni, che ha riguardato un campione di un migliaio di giovani imprenditori e imprenditrici in tutta Italia tra i 20-42 anni, prodotto da Confcommercio Giovani e OneDay Group con il sostegno di Facebook Italia.

Dunque tra i circa 6mila titolari di imprese giovanili in Basilicata (4mila in provincia di Potenza e 2mila in quella di Matera), una quota di circa il 10% dell’universo di imprese iscritte alla Camera di Commercio Basilicata, sembra stia tornando la fiducia nella ripresa. Anche se bisogna fare i conti ancora con il passato: in un decennio nella nostra regione sono “scomparse” più di 1500 imprese giovanili.

Tra gli aspiranti imprenditori invece c’è più sfiducia perché il 56% non si lancerebbe in un’attività imprenditoriale ora. Burocrazia, troppe tasse e scarso capitale sono le difficoltà che oggi come ieri incontrano le nuove generazioni che scelgono di fare impresa, mentre leadership e capacità organizzativa continuano ad essere le skill fondamentali per chi la fa. Un imprenditore su tre lamenta la difficoltà a reperire collaboratori e competenze tecniche. I servizi delle associazioni, le consulenze private, gli eventi e i networking sono considerati utili per intraprendere la professione dal 42% degli intervistati. Per il 56% degli imprenditori intervistati ciò che è importante sono i risultati quindi flessibilità totale per i propri team member che possono lavorare dove e come vogliono non necessariamente in smart working. Le imprenditrici sono più organizzate degli imprenditori: il 54 % delle donne riesce a bilanciare lavoro e vita privata, tra gli uomini solo uno su tre. Il 50% degli aspiranti imprenditori, giovani, uomini e donne, sceglierebbero il Terziario come terreno di lancio per la loro impresa, e, nonostante la pandemia, un buon 10% si butterebbe sul turismo.

Questi, in sintesi, i principali dati dell’indagine. Commenta Andrea Colzani, presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio: “Riuscire a cogliere ed interpretare quello che le nuove generazioni vivono, pensano e vogliono è fondamentale per orientare l’offerta di un’organizzazione di rappresentanza degli imprenditori come Confcommercio. È stato ad esempio illuminante rilevare che, in un’epoca ibrida e con sempre meno punti di riferimento stabili, la capacità di guida e quella organizzativa sono trasversalmente considerate le caratteristiche più importanti per un imprenditore, mentre -per quanto riguarda le competenze- assistiamo ad un vero e proprio “back to the basis” puntando l’attenzione sugli aspetti finanziari. In ogni caso, alla fine, chi tenta l’impresa di fare impresa è più concreto, meno spaventato dagli ostacoli che lo aspettano e ha più fiducia nel futuro: in poche parole, pare proprio che valga la pena diventare Giovani Imprenditori!”

Per il presidente di Confcommercio Potenza Fausto De Mare “la voglia e il coraggio dei nostri giovani a fare impresa specie nel terziario e in comparti innovativi sono la molla fondamentale per la ripresa. Sarebbe deleterio scoraggiare i giovani. Ma è pur vero che non possono essere abbandonati all’ “avventura” magari con provvedimenti e misure scoordinate tra loro e sporadiche. E’ tempo che anche la Regione pensi ad una programmazione di azioni mirate per i giovani imprenditori e che nel Pnrr ci siano progetti e risorse adeguati”.

Così invece Paolo De Nadai, Presidente di OneDay Group: “Fare impresa vuol dire affrontare con determinazione e ottimismo la responsabilità e la sfida di cambiare il mondo e fare la differenza, ogni giorno, un po alla volta. Io ho fondato ScuolaZoo più per senso di rivalsa e giustizia che per business: volevo denunciare il mio professore che si è addormentato agli esami di Maturità. Con il tempo ho capito che occuparmi di scuola, giovani, turismo e digitale, non solo poteva essere il mio lavoro, ma quello di decine di altri ragazzi. Oggi il gruppo OneDay ha 240 team member, 29 anni di età media e un solo mantra: testare, implementare e diffondere un nuovo e coinvolgente modo di vivere il lavoro e fare impresa. Io credo che questi siano gli ingredienti necessari per fare impresa: ottimismo verso il futuro e fiducia nei giovani.”

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