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Un presepe di 25 metri inaugurato a Torino e realizzato dalla famiglia Mazza-D’Amato, originaria di Marsico Nuovo

Per il quindicesimo anno è stato inaugurato a Torino un presepe da record realizzato a mano da una famiglia originaria di Marsico Nuovo.

Si tratta della famiglia Mazza-D’Amato che ha realizzato un’opera di oltre 25 metri quadrati nel cortile di casa in via Rubiana, nel quartiere San Paolo. Un presepe, denominato “il presepe dentro il cortile”, che ritorna dopo lo stop dello scorso anno imposto dall’emergenza sanitaria. A Torino questo presepe è diventato tradizione e richiama nelle festività natalizie decine di persone che varcano il cancello dell’abitazione per visitarlo e intrattenersi.

Un presepe che unisce le tradizioni di Basilicata, Piemonte, Campania e Calabria dove la famiglia ha legami: vengono riportate, infatti, tutte le tipiche usanze con un omaggio a Marsico Nuovo, ovvero la presenza della chiesa del paese e del suo Santo Patrono, San Gianuario. All’interno, strutture, contadini, pastori, contadini, animali e decine di metri di cavi elettrici per illuminarlo, oltre a centinaia di componenti.

Ideatori di tutto ciò sono i coniugi Giuseppe Mazza, originario di Lamezia Terme e Fiorenza Mazza di Marsico Nuovo, insieme al figlio Francesco e allo zio, Fernando D’Amato, che ha realizzato decorazioni e casette. La famiglia Mazza-D’Amato ha dedicato anche a Fernando quest’opera, dopo che ha trascorso un periodo poco felice. “In 15 anni di storia di questo presepe – ha dichiarato Francesco Mazza – mai era capitato di inaugurarlo l’8 dicembre con la neve, una grande emozione. Questo per noi vuole essere un segnale di ripartenza. Grazie a zio Fernando, alla mia famiglia. Questo è un dono che vogliamo dedicare a tutti quelli che vivono in difficoltà, a chi negli anni scorsi ha visitato il presepe e oggi non c’è più per il Covid. Lo dedichiamo anche a noi, alla famiglia, a Marsico Nuovo”. Un lavoro duro e faticoso, iniziato il 13 novembre. In un angolo è stato riprodotto anche un campo da tennis: un omaggio a Torino, che a novembre è stata la città capitale mondiale del tennis. Tra le tradizioni lucane, anche quella del maiale, ben riprodotta nel presepe. E ovviamente il richiamo a San Gianuario: “Il legame con Marsico Nuovo è importante e forte. Omaggiamo sempre il nostro paese, è casa nostra, c’è la nostra famiglia”, ha aggiunto Francesco.

Nelle scorse edizioni, il presepe ha richiamato anche l’attenzione delle telecamere di Rai 1 e di Chiara Appendino quando era Sindaco della Città. Adesso l’attesa è per la notte del 24 dicembre, quando, come da tradizione, si svolgerà una piccola processione con il più piccolo della famiglia che si occuperò di poggiare Gesù Bambino nella grotta.

FONTE E ALTRE FOTO DEL PRESEPE ONDANEWS.IT

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