Importanti stanziamenti per sostenere e sviluppare la mobilità a due ruote: tra gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (Mims) ha previsto investimenti per un totale di 600 milioni di euro, di cui 200 milioni per le ciclovie urbane e 400 milioni per quelle turistiche, per un totale di 1.800 chilometri.
Inoltre, il Mims ha destinato 4 milioni di euro per la realizzazione di piste ciclabili per collegare le stazioni ferroviarie ai poli universitari. Opere che consentiranno agli studenti universitari di raggiungere i propri atenei utilizzando un mezzo di trasporto ecologico.
Il 50 per cento delle risorse per la realizzazione di piste ciclabili urbane andranno alle Regioni del Mezzogiorno e dovranno essere impiegate per la realizzazione di almeno 565 chilometri aggiuntivi di piste ciclabili urbane e metropolitane: ciascun Comune individuato dovrà realizzare almeno 200 chilometri aggiuntivi di piste ciclabili entro il 31 dicembre 2023 e ulteriori 365 chilometri entro il 30 giugno 2026, pena la decadenza del finanziamento.
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Anche per la realizzazione di ciclovie turistiche aggiuntive, il 50 per cento dei fondi vengono assegnati al Sud, di cui 51 milioni alla ciclovia Vento (Venezia-Torino), 22,5 milioni alla ciclovia Sole (Verona-Firenze), 14 milioni alla ciclovia Grab (Grande Raccordo Anulare delle biciclette di Roma), 39,5 milioni alla ciclovia dell’Acquedotto pugliese (da Caposele in provincia di Avellino a Santa Maria di Leuca in provincia di Lecce attraverso la Campania, la Basilicata e la Puglia), 74 milioni a quella Adriatica, 44,5 milioni alla Tirrenica, 30 milioni alla ciclovia del Garda, 33 milioni alla ciclovia della Sardegna, 61,5 milioni alla ciclovia Magna Grecia (Basilicata-Calabria-Sicilia) e 30 milioni alla ciclovia Trieste-Lignano-Sabbiadoro-Venezia.
Anche la Basilicata sarà interessata da questo potenziamento della mobilità dolce, tant’è che il Gruppo del M5S Basilicata, più volte, ha posto l’accento sul fatto che le numerose strade lucane possono essere sfruttate per migliorare le offerte di turismo lento e sostenibile e dare uno slancio alla viabilità interna. I 2.600 chilometri di rete stradale provinciale potranno rappresentare un vero e proprio attrattore turistico che può generare una microeconomia locale.
La Provincia di Potenza, ultimamente, ha però disposto la chiusura al transito per cicli e motocicli su molte strade provinciali lucane. Questa assurda iniziativa dei divieti dimostra una totale incapacità ad adottare soluzioni per far crescere il settore del cicloturismo in Basilicata, viste anche le tante strade già esistenti (provinciali, statali a basso traffico, interpoderali).
Ricordiamo che la FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) si occupa da 30 anni di mobilità urbana in bicicletta e cicloturismo; inoltre, da alcuni anni stiamo collaborando proficuamente con l’associazione CiclOstile FIAB con risultati pienamente soddisfacenti e tangibili, come ad esempio la prossima realizzazione del percorso ciclopedonale Potenza-Pantano che ci ha visti parte attiva in seno al Consiglio regionale.
Sarebbe auspicabile, quindi, mettere in campo tutte le competenze possibili con l’obiettivo di far crescere l’indotto del turismo lento e sostenibile.
Il consigliere regionale M5S
Gianni Leggieri