Oggi, a Potenza, nella caserma “M.C. Gerardo Forlenza C.V.M.” di via della Meccanica, il
Comandante Regionale Basilicata, Generale di Brigata Gaetano Scazzeri, è intervenuto per la celebrazione della
ricorrenza del 248° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.
La solenne cerimonia, che anche quest’anno ha avuto luogo con il rispetto delle dovute misure precauzionali
imposte dalle norme anticovid, limitando pertanto la possibilità di aprirla alla cittadinanza, si è svolta alla
presenza del Prefetto di Potenza, S.E. Dott. Michele Campanaro, e delle massime autorità Regionali civili e
militari, oltre alla partecipazione di una rappresentanza di tutti i Reparti del Corpo presenti sul territorio delle
province di Potenza e di Matera, dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia e del Consiglio di Base di
Rappresentanza.
Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante
Generale, il Comandante Regionale ha tenuto una breve allocuzione sull’impegno operativo svolto nell’ultimo
periodo dai Finanzieri lucani nella lotta ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria maggiormente lesivi ed
insidiosi per la collettività e sui rilevanti risultati di servizio conseguiti nei vari settori d’intervento: evasione,
elusione e frodi fiscali, sprechi di risorse pubbliche, contraffazione, traffici illeciti e altri obiettivi strategici di
interesse per il Corpo.
Un particolare soffermo, il Comandante Regionale ha poi dedicato alle prossime sfide che dovranno
ulteriormente caratterizzare l’azione della Guardia di Finanza, che opererà, d’intesa con la Magistratura ordinaria
e contabile, per il contrasto delle condotte suscettibili di arrecare pregiudizio alla corretta destinazione e impiego
delle ingentissime risorse pubbliche stanziate per il rilancio del Paese e derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa
e Resilienza.
In merito, al fine di rafforzare il sistema di prevenzione e contrasto delle condotte lesive degli interessi pubblici,
è stato firmato, in data 20 giugno u.s., un Protocollo d’intesa tra l’Ente Regione Basilicata e il Comando
Regionale Basilicata della Guardia di Finanza che prevede la collaborazione tra le due Istituzioni.
Sarà, inoltre, garantita la piena e assoluta disponibilità e collaborazione con l’Autorità Giudiziaria penale,
compresa la neo istituita Procura europea (EPPO – European Public Prosecutor’s Office) che, sfruttando lo
strumento della cooperazione rafforzata, risponderà alla necessità di tutelare gli interessi finanziari dell’Unione
europea.
Grazie alle peculiari capacità operative ed investigative delle Fiamme Gialle, volte ad approfondire i diversi
fenomeni dell’illegalità in maniera organica e trasversale, la Guardia di Finanza – ha sottolineato il Generale
Gaetano Scazzeri – si conferma, oggi, quale presidio di straordinaria efficacia a difesa degli interessi finanziari,
erariali e di tutela dell’economia sana, operando il Corpo a salvaguardia delle libertà economiche sancite dalla
Carta Costituzionale.
L’Ufficiale Generale ha poi ringraziato le Fiamme Gialle lucane per il loro impegno profuso nella difesa dei
principi della giustizia e legalità, manifestando la sua riconoscenza alle donne e agli uomini della Guardia di
Finanza della Basilicata per essere stati ogni giorno presenti sul territorio per garantire le esigenze di legalità e
sicurezza dei cittadini, tutelando, sotto ogni aspetto, il tessuto produttivo sano della Basilicata.
Ha anche ricordato ai finanzieri che la loro “missione” è di elevato profilo, morale e professionale, a tutela degli
interessi fondanti della collettività: la Guardia di Finanza è una “Forza di Polizia a forte vocazione sociale”.
La ricorrenza dell’Anniversario, inoltre, è stata l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività operativa svolta
dai dipendenti Reparti del Corpo della Basilicata nel periodo gennaio 2021 – maggio 2022.
GDF: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO”
CONTRO LA CRIMINALITA’ A TUTELA DI CITTADINI E IMPRESE
Nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022 la Guardia di Finanza ha eseguito 2.207 interventi ispettivi e 975
indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un
impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la
corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
CONTRASTO DELL’EVASIONE FISCALE
Interventi mirati e selettivi, fondati sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del
territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad
elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a
carattere internazionale: è questa, in sintesi, la strategia adottata dal Corpo dall’inizio della pandemia per
arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia legale dall’illecita concorrenza
dei frodatori del fisco e dei grandi evasori.
Nel periodo gennaio 2021 – maggio 2022 sono stati scoperti 31 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o
di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria, nei cui confronti è stata
constatata una base imponibile netta ai fini delle II.DD. di circa 4 milioni di euro, e 88 lavoratori in “nero” o
irregolari.
Sono state eseguite, inoltre, 76 indagini delegate dalla magistratura, che hanno portato alla denuncia di 62
soggetti per reati fiscali, di cui 5 in stato di arresto (principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false,
all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione.
Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è stato di circa 4,4 milioni di euro.
Molteplici interventi sono stati svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva parallela
delle merci illecitamente introdotte sul territorio regionale, mediante servizi di prevenzione lungo le rotabili
maggiormente interessate dai traffici commerciali, nonché attraverso l’esecuzione di indagini di polizia
giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali operanti nel redditizio settore.
Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti 15 interventi e verbalizzati 26 soggetti.
TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
Nel corso del periodo gennaio 2021 – maggio 2022 la Guardia di Finanza ha dedicato una particolare attenzione
agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza
che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse,
favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.
765 sono gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi
alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla
responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 120 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la
Magistratura ordinaria e 79 deleghe svolte con la Corte dei Conti.
Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a circa 15,5 milioni di
euro, mentre si attestano su circa 150 mila euro quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e
sanitaria, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 57, nonché eseguiti sequestri per oltre
4,1 milioni di euro.
Per quanto concerne gli strumenti finanziari della Politica Agricola Comune, sono state scoperte indebite
percezioni e/o richieste di contributi per circa 2 milioni di euro.
Sono attività, quelle appena sintetizzate, che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito
del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per circa 23 milioni di euro, a carico di 93
soggetti.
In materia di Appalti denunciati 8 responsabili per un’assegnazione irregolare di somme pari a oltre 1,3 milione
di euro.
Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo
operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del “reddito di cittadinanza”. Gli interventi
svolti in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’INPS, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e
selettiva, nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare
oltre 1,3 milioni di euro indebitamente percepiti, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di
reato previste dalla normativa di settore, 227 soggetti. Tra questi figurano anche soggetti evasori totali, persone
dedite a traffici illeciti e anche appartenenti ad associazioni criminali, già condannate in via definitiva e che
stavano scontando la pena in carcere.
I servizi svolti per garantire la tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione hanno portato alla denuncia di
66 soggetti, di cui 33 pubblici ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio, 17 tratti in arresto, nonché eseguiti
sequestri per oltre 1,6 milioni di euro. In tale ambito, riveste importanza strategica anche la collaborazione con
l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su cui delega, nel corso del periodo gennaio 2021 – maggio 2022, i Reparti
hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e
trasparenza.
CONTRASTO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
ED ECONOMICO-FINANZIARIA
La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza a contrasto di ogni forma di infiltrazione della criminalità
organizzata ed economico-finanziaria negli interessi finanziari, economici e imprenditoriali legali, è
ulteriormente rafforzata per l’esigenza di salvaguardare il “sistema Paese” nella delicata fase post emergenziale.
In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in
applicazione della normativa antimafia, anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economicofinanziaria”, il monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento,
includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie criminali, si
propongono quali “facilitatori” della penetrazione criminale nel tessuto socio-economico.
L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel
tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del
terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria
e attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi
della normativa antiriciclaggio.
Sempre allo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico imprenditoriale,
ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari,
nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di
soluzioni d’investimento non sicure.
Nel corso del periodo gennaio 2021 – maggio 2022, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della
normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 94 soggetti ed ammonta a circa 1,3
milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti
all’Autorità Giudiziaria per il sequestro.
Tali misure ablative ricomprendono l’esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia,
conseguenti allo svolgimento di accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economicofinanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in
parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria,
fallimentare, ecc..
Sono stati eseguiti 739 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior
parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di 23
persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, dei quali 5 sono stati tratti in arresto. Il valore del riciclaggio
accertato si è attestato di oltre 16,4 milioni di euro, mentre quello relativo autoriciclaggio accertato è risultato di
oltre 28,4 milioni di euro; inoltre sono stati effettuati sequestri per circa 19 milioni di euro per riciclaggio e per
oltre 15,3 per autoriciclaggio..
Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati denunziati alla competente A.G. 61 soggetti, di
cui 8 in stato di arresto, inoltre sono stati effettuati sequestri di beni per un valore pari a oltre 2 milioni di euro, su
un totale di patrimoni risultati distratti di circa 11,4 milioni di euro.
A tutela del mercato dei beni e dei servizi e a contrasto dei fenomeni di contraffazione di marchi registrati,
usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei
prodotti agli standard di sicurezza previsti, nonché delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore, i Reparti
operativi della Basilicata hanno effettuato 96 interventi e dato esecuzione a 35 deleghe dell’Autorità Giudiziaria,
sottoponendo a sequestro circa 1,7 milioni di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in
Italy e non sicuri, per un valore di circa 7, 2 milioni di euro.
CONTROLLO DEL TERRITORIO
Nel quadro delle attività di controllo del territorio da parte delle varie forze di polizia, anche la Guardia di
Finanza ha fornito il proprio apporto con l’impiego di 4.128 pattuglie nel servizio “117” oltre a quelle impegnate
in altri servizi programmati, a cui si aggiungono quelle relative ai “Dispositivi permanenti di contrasto ai traffici
illeciti” e i “Dispositivi operativi per il contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale organizzato””,
impiegate dai Comandanti Provinciali per corrispondere alle attivazioni delle Autorità Prefettizie.
A seguito dell’emergenza epidemiologia, la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha
assicurato l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo, nel 2021 e nei primi 5 mesi del
2022, oltre 22.000 controlli, che hanno consentito di sanzionare numerose persone fisiche e attività commerciali.
Nell’ambito del contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti sono stati eseguiti 406 interventi, condotti
anche attraverso un capillare monitoraggio delle arterie stradali di collegamento tra i maggiori siti di interesse
operativo, che hanno portato al sequestro di circa 5,4 chilogrammi di sostanze stupefacenti e alla denuncia alla
competente Autorità Giudiziaria di 121 persone, di cui 29 in stato di arresto, nonché alla segnalazione di 29
assuntori alle competenti Prefetture.