La legge di cui oggi propongo l’approvazione ha come obiettivo quello di intervenire subito, con provvedimenti concreti, a sostegno dei cittadini lucani, in considerazione delle estreme difficoltà con cui si preannuncia il prossimo autunno, caratterizzato da una forte crisi inflattiva e un incremento notevolissimo dei costi energetici, il tutto aggravato in Basilicata da una gravissima crisi industriale ed occupazionale originata dalle scelte industriali di Stellantis. Ho concepito questo intervento legislativo, unitamente ai miei Assessori e a tutta la maggioranza, quale svolta radicale rispetto al sistema impiegato negli ultimi decenni per l’utilizzazione delle somme dovute dai concessionari delle attività estrattive a titolo di compensazione.
La compensazione è dovuta ai cittadini lucani per il danno che patiscono nel proprio territorio dalle attività estrattive. Ho inteso quindi introdurre un sistema obiettivo ed automatico che consentisse ai cittadini lucani di percepire direttamente tale compensazione, senza intermediazione della Regione – e della politica – che, in precedenza, decideva di volta in volta come impiegare tali risorse, con il risultato che i cittadini della Basilicata non hanno mai ‘visto’ concretamente alcun concreto beneficio. Ora avranno concretamente e direttamente, per la prima volta, ‘il gas gratis’.
Si è potuti arrivare alla definizione di tale ambizioso progetto, che non ha precedenti nella storia nazionale, attraverso un’attività di intensa ed impegnativa rinegoziazione degli accordi precedenti con le Concessionarie Eni, Shell, Total, alle quali è stato richiesto di rivedere in sensibile aumento la misura delle compensazioni dovute. Lo abbiamo ottenuto! E devo ringraziare la sensibilità dell’AD di Eni il dott. Descalzi, con cui ho preteso di condurre personalmente le trattative, il quale ha compreso come questa svolta, nel quadro di un nuovo corso dei rapporti con le Compagnie petrolifere impegnate nel nostro territorio, sarebbe stata un segnale doveroso da offrire alla popolazione lucana che, sinora, non aveva mai potuto comprendere quali fossero i reali benefici derivanti dall’attività estrattiva che grava sul nostro territorio.
Abbiamo considerato le varie possibilità di utilizzazione del contributo gas. Innanzitutto quella di proporzionarne l’erogazione con riferimento ai redditi familiari risultanti dall’ISEE. Circa tale possibilità devo premettere che la legge è intesa a incentivare il risparmio, l’efficientamento e la riconversione energetica e, quindi, ad offrire attraverso questa via un sostegno reale ed importante alle famiglie: chi non dovesse conseguire gli obiettivi di ‘Decalage’ programmati, ovvero ridurre progressivamente i consumi, anche attraverso l’efficientamento energetico secondo i criteri specifici che saranno adottati con Regolamento dalla Giunta, perderebbe il diritto al contributo sulla spesa gas. Il riferimento eventuale all’ISEE, oltre a non soddisfare tale principio (perché chi ha un reddito alto continuerebbe a consumare illimitatamente quantità di gas non essendo in alcun modo incentivato al risparmio energetico), si porrebbe pertanto in contrasto con le policy nazionali ed europee che prevedono invece l’obbligo di una radicale riduzione dei consumi, esponendo la legge regionale ad un (fondato) sindacato di legittimità costituzionale in quanto la stessa rischierebbe invece di incentivare un maggior consumo, così come già segnalato da ARERA. Inoltre il meccanismo di erogazione in base all’ISEE, già impiegato senza successo in passato a causa complessità di gestione, di fatto, precluderebbe l’avvio dell’intervento regionale già a partire dal prossimo anno termico. Il momento storico che viviamo è delicato e la politica deve dare risposte immediate ai cittadini, anche per salvaguardare il potere di acquisto dei ceti meno abbienti, che saranno messi a dura prova dall’inflazione e dal caro bollette.
In definitiva, premesso che qualsiasi testo normativo è sempre migliorabile, compresa la presente legge, l’alternativa alla immediata approvazione della legge sarebbe quella di rinviare questo intervento provvidenziale per le famiglie lucane sine die, come si è sempre fatto nel passato, oppure di esporlo al sindacato immediato della Corte costituzionale, con l’effetto deprecabile di impedire ai cittadini residenti in Basilicata di godere del beneficio sin dal prossimo anno termico. La legge rinvia alla Giunta l’adozione degli atti regolamentari esecutivi per destinare parte delle risorse agli interventi di efficientamento e riconversione energetica progressiva. Questa soluzione consente anche di dare una risposta immediata a tutti quei cittadini che, al momento, non sono serviti dalla distribuzione di gas metano. Per grande parte di costoro sarà possibile attivare l’allacciamento alla fornitura di metano immediatamente, dove è presente la rete di distribuzione. Ricordo che entro il mese di agosto sarà redatto il bando per allargare la metanizzazione in Basilicata, con una dotazione di oltre 4 milioni di euro in favore dei comuni. Il bando sarà gestito dalla Società energetica lucana.
In queste settimane di dibattito pubblico su questa misura che ha il consenso di oltre l’80% dei lucani, è emerso anche il tema dei cittadini non coperti dalla metanizzazione e che quindi sarebbero stati esclusi da questo beneficio. Chi si riscalda con pellet, “bombolone”, camino, etc. perché non coperto dalla rete del gas metano, in Basilicata potrà accedere a un sostanzioso incentivo per l’installazione di impianti di produzione di energia per autoconsumo. Così avremo un approccio integrato: nelle aree coperte dalla metanizzazione, un sostegno economico automatico per combattere l’attuale caro bollette. Per le aree non coperte dalla metanizzazione, mettiamo in campo una strategia per la transizione energetica, con un beneficio che sarà costante nel tempo. Grazie all’accordo compensazioni, non lasciamo indietro nessun cittadino lucano.
In linea con gli obiettivi della transizione energetica, la Regione Basilicata pubblicherà entro fine settembre un bando per finanziare l’installazione di impianti da fonti rinnovabili per le unità abitative non coperte dalla rete di metanizzazione. Le spese ammissibili – come ha spiegato l’Assessore all’Ambiente ed Energia, Cosimo Latronico – saranno quelle per l’acquisto e l’installazione di collettori solari termici e relativi sistemi di accumulo e per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia elettrica e/o sistemi di accumulo. Il contributo sarà a fondo perduto e coprirà il 100% delle spese fino a € 5.000,00/utenza. Il contributo sarà concesso a sportello, attraverso una piattaforma telematica dedicata. L’agevolazione sarà erogata in due rate: 1) anticipo del 40% a seguito della sottoscrizione della prevista convenzione; 2) saldo del 60% a seguito della presentazione della rendicontazione finale e della documentazione attestante la messa in servizio dell’impianto. Per beneficiare degli incentivi a fondo perduto sarà indispensabile rispettare alcune clausole, tra le quali: a) gli edifici devono essere già esistenti alla data di pubblicazione del bando; b) l’unità abitativa deve risultare abitazione principale con l’obbligo di residenza; c) per gli impianti fotovoltaici la taglia non potrà essere superiore alla potenza impegnata dall’utenza a cui l’impianto di produzione viene connesso.
Pertanto, a tutti sarà garantito il beneficio, nessuno escluso. Ovviamente il beneficio, per chi è titolare di più utenze in più abitazioni, sarà limitato alla sola utenza di residenza principale. In questo quadro, il monitoraggio dei consumi per ciascun singolo utente pubbliche amministrazioni/cittadini lucani cui è concesso il beneficio è necessario a verificare l’utilizzo della materia solo a scopi personali e non imprenditoriali, favorendo e agevolando in tutti i modi – nel contempo – tutte le possibili tecnologie per l’efficientamento energetico (caldaie a pompa di calore integrate con pannelli solari, sistemi di aggregazione per il risparmio energetico etc.), nel modo maggiormente diffusivo.
Va rimarcato infine come, gli interventi finanziati di efficientamento e riconversione energetica coinvolgeranno un molto elevato numero di maestranze locali, recuperando, attraverso programmi di formazione e riconversione rapida, parte dei lavoratori interessati dalla crisi industriale complessa generata da Stellantis, con particolare riferimento ai lavoratori dell’indotto.
Sono questi ed altri i motivi che mi spingono a chiedere al Consiglio di adottare immediatamente questa legge, nella consapevolezza di tutti che i nostri cittadini attendono una risposta in termini di sostegno urgente che, solo in questo modo, è possibile soddisfare. Tutte le altre considerazioni relative alla retorica del “c’è dell’altro da fare” o “si potrebbe fare meglio studiando ancora” tradiscono il bisogno concreto, urgente e drammatico dei nostri cittadini ed appartengono solo alla speculazione elettorale e, pertanto, non ci appartengono. Voglio dire a tutti i lucani che se questa legge oggi non passerà, per le società che erogano il gas non sarà possibile dare alcun beneficio in bolletta. È un’eventualità che non voglio nemmeno prendere in considerazione, perché sarebbe un gioco allo sfascio, una speculazione politica sulla pelle dei lucani, i cui autori dovranno poi assumersi ogni responsabilità.
La Basilicata potrebbe essere l’unica regione d’Italia a non subire la stangata derivante dall’aumento del gas che travolgerà l’Europa con effetti che oggi nemmeno immaginiamo. Pensare alle prossime elezioni e non al futuro dei cittadini è un calcolo che non possiamo permetterci. Ecco perché rivolgo un appello ai consiglieri regionali, di maggioranza e di opposizione: diamo tutti un segnale di responsabilità verso i nostri concittadini. Tutti insieme, così non sarà oggetto di campagna elettorale. Approviamo subito la legge per dare a tutti i lucani il gas gratis in bolletta.
“L’efficace soluzione individuata dal Presidente Bardi ed illustrata oggi in Consiglio con la presentazione del DDL sul “Gas gratis a tutti i lucani” garantisce tutte le famiglie specie del mondo agricolo e rurale che non dispongono della rete di allacciamento gas a casa: potranno accedere a un sostanzioso incentivo per l’installazione di impianti di produzione di energia per autoconsumo accelerando la fase di transizione energetica”. A sottolinearlo è l’Assessore per le Politiche Agricole Francesco Cupparo evidenziando che la Giunta ha tenuto conto della particolare condizione dei cittadini che vivono in numerose contrade e borghi rurali che non sono allacciati alla rete del gas comunale e che per il riscaldamento e gli usi familiari ed aziendali fanno ricorso ad altre fonti quali il cosiddetto bombolone o legna ed altro. “Pertanto qualsiasi preoccupazione espressa alla vigilia dello storico provvedimento è stata superata. E’ anche questa la testimonianza – aggiunge Cupparo – dell’attenzione della Giunta alle aree rurali e dei cittadini che vi risiedono, considerati, a differenza del passato, non più cittadini di serie B. Nel nuovo Psr tra gli obiettivi centrali abbiamo individuato il miglioramento della qualità della vita delle zone rurali per contrastare i fenomeni di spopolamento e depauperamento produttivo che richiedono l’attivazione di nuovi strumenti di vantaggio per le aree rurali, soprattutto le più marginali. Quello dei servizi essenziali, come il gas – conclude – è uno degli elementi significativi per invertire la tendenza allo spopolamento e puntare alla competitività dell’agricoltura rurale. Inoltre a breve sarà possibile estendere la metanizzazione in Basilicata, sopratutto nelle aree rurali, con una dotazione di oltre 4 milioni di euro in favore dei comuni”.