Riflettori puntati sulle aree interne, quelle aree lontane dalle grande città, considerate marginali, ma allo stesso tempo sorprendentemente vive e portatrici di innovazione, che trovano forze e risorse, ma che rischiano di scomparire. Le nuove generazioni vanno via, le case dei nonni rimangono chiuse ad ammuffire con l’intonaco che si stacca. Per scongiurare l’abbandono e favorire il “ritorno” nelle aree interne è necessario fare in modo che chi vive in questi territori marginali e nei piccoli Comuni abbia accesso ai servizi essenziali, come presidi sanitari, scuole, trasporti e quant’altro. Senza tale processo è impossibile rivitalizzare i piccoli borghi e di conseguenza saltano la cura e la tutela del patrimonio rurale e del paesaggio, oltre che la salvaguardia dei saperi tradizionali. Di tutto questo si parlerà sabato prossimo 26 novembre in un convegno in programma a Rapone , paese che si trova in provincia di Potenza ma vicino a Calitri, comune in provincia di Avellino, e dunque crocevia tra Basilicata, Campania e Puglia. Un’iniziativa promossa da Svimar (l’associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne) che assume un valore non solo sostanziale ma anche simbolico in quanto cadrà tre giorni dopo l’anniversario del terremoto del 23 novembre dell’80, in un’ area del cratere che ancora oggi soffre per tante contraddizioni mai risolte, a cominciare dalle infrastrutture, uno dei cavalli di battaglia di Svimar e del suo presidente Giacomo Rosa, ex sindaco di Contursi. Rosa lo ha sottolineato questo aspetto ricordando le decine di aree industriali sorte dopo il sisma. “Se ne contano 49 in tutta l’area del dopo terremoto che però ancora oggi soffrono per carenze infrastrutturali. Una strada come l’Ofantina conta purtroppo un bilancio negativo in termini di pericolosità e di vittime. Per questo – continua Rosa – diventa di grande attualità pensare all’attivazione e all’incentivazione del trasporto su ferro sia lungo la già attivata linea Avellino – Rocchetta Sant’Antonio, sia lavorando più speditamente al progetto per la bretella Eboli- Calitri – Pescopagano – Melfi”. Poi l’ex primo cittadino di Contursi ribadisce un concetto: “Vogliamo essere la voce delle aree interne, ma intendiamo esserlo in maniera concreta , cercando di smuovere tutto quanto è possibile per rilanciare la promozione del Sud . Con questo prossimo appuntamento del 26 novembre – conclude Rosa – cercheremo di farlo passando per tre regioni e cinque province”. Al convegno, che si terrà nell’Agriturismo Valle Ofanto a partire dalle 10, è prevista la partecipazione di sindaci e amministratori dei comuni interessati, dei presidenti della Province di Potenza, Foggia, Bat (Barletta -Andria – Trani) e Salerno, di parlamentari nazionali ed europei, di associazioni, imprenditori e sindacati . Il dibattito verrà aperto dalla sindaca di Rapone, Felicetta Lorenzo, e sarà moderato dal giornalista Gianni Festa. “Bisogna creare – evidenzia la prima cittadina di Rapone – una nuova frontiera culturale che veda le aree interne del Mezzogiorno unirsi e lavorare in sinergia affinchè quella che è stata la debolezza di un passato anche recente , possa diventare la forza del presente e del futuro, anche valorizzando quelle infrastrutture come le tratte ferroviarie dismesse, facendole rivivere con una trasformazione di un turismo ecologico e dal volto più umano o meglio ancora con una nuova e più moderna funzione di vettore di merci”. Prevista anche la partecipazione dell’assessore ai trasporti della Basilicata, Donatella Merra, e della sua collega pugliese, Anita Mauro di Noia, e del vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola.