“Premesso che l’Italia è una, indivisibile e solidale e che questi sono valori per i quali vale la pena anche morire, è il momento di portare a compimento la riforma dell’autonomia, prevista dalla Costituzione, dando più responsabilità e poteri ai territori, puntando sul merito. Autonomia che per la Basilicata sarebbe un valore aggiunto, viste le risorse di cui dispone”.
Lo dice, in una nota, il commissario della Lega Basilicata, Pasquale Pepe.
“Dal 2010 ad oggi – spiega Pepe – il divario nord-sud ha subito un notevole incremento, come testimonia il recente rapporto di Bankitalia. Ciò a dimostrazione del fatto che è il centralismo a dividere l’Italia, non l’autonomia. I livelli essenziali delle prestazioni di cui tanto si discute saranno stabiliti prima dell’avvio concreto della riforma e verranno accompagnati da un fondo perequativo che consentirà di non lasciare indietro nessun territorio. Senza dimenticare che i ‘nastri di partenza’ saranno predisposti non sul criterio della spesa storica, ma su quello dei costi standard, proprio per evitare discriminazione tra i territori. Ciò che si potrà ottenere sarà una maggiore responsabilizzazione della spesa locale per obiettivi strategici, che potranno valere in un’area geografica piuttosto che nelle altre. Ciascuna Regione potrà investire sui propri punti di forza e attenuare le proprie debolezze con una visione ben più mirata di quanto possa avvenire con il coordinamento centralistico”.
“Credo che l’autonomia – conclude Pepe – faccia paura a chi non vuole merito, non vuole responsabilità e desidera ancora accodarsi al carrozzone dell’assistenzialismo e del piagnisteo. Ma il riscatto del progresso si ottiene mettendo a sistema le proprie qualità, competenze e risorse. Non a caso, le ultime disposizioni della Regione Basilicata, fortemente promosse dalla Lega, sono state indirizzate verso il drastico risparmio della spesa energetica delle famiglie e le prospettive di sostegno all’economia edilizia, in ottica green. E mi piace immaginare, solo per fare un esempio, che in questo tempo, con l’autonomia, la Basilicata avrebbe potuto sin da subito sostenere tutte le imprese per far fronte al caro energia. Ecco perché, con un massiccio investimento sulle infrastrutture, che resta fondamentale, l’autonomia metterà la Basilicata e tutte le Regioni del Sud finalmente nelle condizioni di correre e di dare alle future generazioni ciò che non hanno avuto le passate e non stanno avendo le attuali”.