Torna, con il mese di marzo, la Giornata del Fiocchetto Lilla, per prevenire e curare i disturbi alimentari. Tre gli appuntamenti fissati in calendario: l’ 8-, il 15 e il 22 marzo, giorni in cui sarà in prima linea il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Chiaromonte “Giovanni Gioia”. La struttura fa capo alla Asp Basilicata- Azienda Sanitaria Locale di Potenza- ed è punto di riferimento per il Mezzogiorno e non solo. Al centro, infatti, afferiscono pazienti provenienti dalle regioni limitrofe alla Basilicata ma anche da altre regioni centro-settentrionali dai 12 anni all’età adulta. Come consuetudine, previsti per l’8 ed il 22 due webinar su “Sensibilizzazione e prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare”. I collegamenti via web saranno fatti anche con alcuni istituti superiori del territorio lucano, e gestiti dagli operatori del centro DCA di Chiaromonte.
Il 15 marzo, invece, gli ospiti attualmente ricoverati in struttura saranno protagonisti del video “Dove Cerco Amore” che sarà condiviso sui canali social Facebook e Instagram del Centro.
Per l’occasione il Centro di Chiaromonte ed alcuni siti del centro storico del paese si coloreranno di lilla.
“I disturbi alimentari- ricorda la responsabile del “Gioia”, Rosa Trabace, sono caratterizzati da disfunzioni del comportamento alimentare o da comportamenti finalizzati al controllo del peso corporeo che però danneggiano in modo significativo la salute fisica o il funzionamento psicologico”.
Negli ultimi anni tali disturbi sono nettamente aumentati soprattutto tra la popolazione occidentale prevalentemente femminile (con picchi del 90%), inglobata nel falso stereotipo di un’ideale di perfezione che si riduce in magrezza e linea perfetta.
Tali disturbi insorgono generalmente nell’adolescenza ma sono in aumento anche tra i bambini e gli adulti. in tal caso, in soggetti over 40, il disturbo può essere associato o causato da un evento stressante della vita. Tra i maggiori disturbi dell’alimentazione si registrano l’anoressia e la bulimia nervose, il disturbo da alimentazione incontrollata (il cui acronimo è BED- binge eating disorder).
Anoressia e Bulimia si riscontrano spesso in pazienti adolescenti e adulti con conseguenze devastanti sulla salute. In alcuni casi- sottolinea la referente Trabace – “si è parlato addirittura di epidemia o di emergenza di salute mentale, tanto che tali disturbi sono ampiamente descritti nell’ultima edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) ed includono quelli della nutrizione (feeding disorders) e quelli sottosoglia, le cui manifestazioni sintomatiche sono per lo più sotto la soglia della diagnosi. In tal caso, i pazienti non presentano tutti i sintomi e tutti i criteri necessari per effettuare con certezza una diagnosi completa”. Chi è affetto da disturbo alimentare presena un conseguente disagio relazionale, un pensiero costante ossessivo che sfocia nella paura costante di ingrassare, ed una visione distorta ed alterata della propria immagine corporea.
Il centro di Chiaromonte, rintracciabile al numero verde 800161315, risponde a tutte le richieste di aiuto prendendo immediatamente in carico il paziente che viene sottoposto a accurati accertamenti di prevenzione e diagnosi precoce.
Il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare e del Peso “Giovanni Gioia” è l’unico in Basilicata ad essere struttura residenziale con 16 posti letto attualmente tutti occupati.
La Responsabile del Centro CDA di Chiaromonte, Rosa Trabace si dice “soddisfatta per il riconoscimento da circa un anno dei disturbi del comportamento alimentari nei Lea, fattore aggiunto rispetto a ciò che già si offre al paziente, garantendo però la possibilità di affinare le proposte sanitarie e di dare anche maggiori risposte trattamentali”. A Chiaromonte si opera “seguendo le buone pratiche terapeutiche previste in multidisciplinarietà integrata così come dettato dalle direttive del Ministero della Salute”.
Sull’operatività del centro, interviene il Direttore Generale F.f. Luigi D’Angola per cui “la ASP si pone sul territorio con servizi sempre più adeguati alle esigenze dell’utenza, rendendo le strutture sanitarie sempre più vicine al cittadino. Il centro ‘Gioia’ è un faro nell’ambito di una problematica che interessa sempre più adolescenti alle prese con problemi alimentari dovuti anche ai postumi di una pandemia che ha rallentato la socializzazione e il confronto con gli altri e che ha fatto emergere paure e disagi. Prendere in carico pazienti provenienti anche da altre regioni è indicativo dell’importanza del lavoro svolto dall’azienda e della fiducia che l’utenza pone nei confronti della sanità lucana”.