Si è svolta ieri in modalità telematica una nuova riunione del tavolo tecnico permanente “Acqua“, promosso dalla Direzione dell’Ambiente, del Territorio e dell’Energia della Regione Basilicata, al quale hanno partecipato gli Enti a vario titolo coinvolti nella gestione della risorsa idrica.
All’incontro, che ha visto la presenza dell’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico e del Direttore Generale Roberto Tricomi, anche nella sua qualità di dirigente dell’Ufficio Risorse Idriche, sono intervenuti Giuseppe Grimaldi dell’Autorità di Distretto dell’Appennino Meridionale, il direttore tecnico dell’EIPLI Vito Colucci, l’amministratore Unico del Consorzio di Bonifica della Basilicata Giuseppe Musacchio, l’amministratore Unico dell’EGRIB Canio Santarsiero con il direttore tecnico Donato Larocca, il direttore generale dell’Acquedotto Lucano Salvatore Gravino, il direttore generale dell’ARPAB Donato Ramunno con il direttore tecnico Achille Palma, oltre ai funzionari dell’Ufficio competente per materia.
Due i temi all’ordine del giorno: le criticità inerenti la diga della Camastra, invaso strategico per l’approvvigionamento idrico dell’area, e le criticità presenti lungo le aste fluviali immediatamente a valle degli invasi gestiti, tema d’interesse anche del Consorzio di Bonifica nella sua qualità di ente gestore.
Per quanto riguarda la Camastra è emerso che le azioni avviate a suo tempo, oggetto di monitoraggio nell’ambito dei lavori del tavolo, e completate oggi dall’EIPLI e dall’Autorità di Distretto dell’Appennino Meridionale hanno consentito di procedere verso il superamento delle criticità evidenziate nei passati incontri. In particolare, grazie al completamento degli studi sugli effetti della sismicità sul corpo diga, presentati al competente Servizio Dighe del Ministero delle Infrastrutture, è emersa la concreta possibilità di rimozione entro breve tempo della limitazione di invaso oggi imposta, che era stata a suo tempo originata proprio dalla necessità di approfondimenti in tal senso. Ottenuto il nulla osta che si è in attesa di ricevere da parte del competente Servizio Dighe al perfezionamento dell’iter istruttorio in corso, appare possibile recuperare già per questa stagione estiva alle capacità di invaso circa 2,2 mln di metri cubi riducendo da 4 metri a soli 2 metri la limitazione della capacità di invaso della diga. Inoltre entro il mese di maggio sarà possibile avviare il bando per la progettazione di soluzioni di miglioramento della capacità degli scarichi della diga programmate, che una volta attuate consentiranno di superare l’intera limitazione alla capacità di invaso della diga imposta dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, recuperando così gli ulteriori 2 metri residui di altezza di invaso allo sbarramento.
Relativamente al secondo argomento all’ordine del giorno, il direttore generale ha illustrato lo stato dell’arte delle attività inerenti il tema della salvaguardia degli alvei, esponendo le risultanze dei lavori del tavolo interdirezionale cui era stato dato impulso nelle precedenti settimane attesa la molteplicità di competenze regionali che intervengono sul tema. Ha inoltre informato sugli esiti dei recenti incontri tenutisi tra la Direzione Generale dell’Ambiente e la Direzione Generale dell’Agricoltura in tema di officiosità idraulica ed attività di deforestazione in alveo con l’individuazione condivisa di priorità nell’esecuzione di interventi a valle dei corpi diga.
In chiusura dell’incontro è stato chiesto agli enti gestori convenuti di esprimere eventuali criticità in ordine allo stato degli alvei a valle dei corpi diga gestiti da poter riportare nell’ambito del tavolo “officiosità” al fine dell’individuazione di possibili soluzioni condivise e prioritarie.