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ASP: firmati 22 contratti da OSS e Infermieri

Sono complessivamente 22 i contratti di lavoro a tempo indeterminato, firmati lo scorso 12 aprile, da 21 infermieri e 1 OSS, già in servizio a tempo determinato, presso l’ASP di Potenza.

Lo fa sapere l’assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli che parla di un numero positivo ma riferito ad una prima tranche relativa alle procedure di stabilizzazione, considerato il numero complessivo di quanti ancora presenti nelle graduatorie di riferimento, la contezza dei vincoli normativi e la soddisfazione del Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale. Una programmazione delle assunzioni, calibrata fino al 2025.

“Si tratta di una procedura tutt’altro che terminata”, ha detto l’assessore Fanelli. “Attraverso la firma di questi 22 contratti si è proceduto ad una stabilizzazione di solo parte del personale in graduatoria, nel rispetto dell’attuale Piano dei Fabbisogni.

Ritengo pertanto necessario, non lasciarsi andare a facili entusiasmi e al contempo astenersi da sterili polemiche, considerato che è stato fatto quanto si doveva e si poteva, procedendo nella doverosa considerazione delle normative e delle aspettative del personale precario a tempo determinato per conseguire la stabilità lavorativa; aspettative non meno legittime di quanti hanno partecipato alle procedure concorsuali per infermieri che a breve restituirà alle aziende sanitarie regionali, una graduatoria utile a soddisfare ogni esigenza”.

“Avendo ciò ben chiaro – ha concluso Fanelli – da mesi, siamo impegnati nella ricerca di ogni utile strumento e soluzione che, va ribadito, nel rispetto delle norme e dei tempi necessari, consentirà, in un contesto di sana ed equilibrata interlocuzione con le parti sociali, la stabilità lavorativa del personale coinvolto. A tal proposito, il costante e continuo confronto già intrapreso con i direttori generali delle aziende sanitarie, permetterà di coordinare e programmare al meglio le stabilizzazioni per i prossimi anni”.

La ASP di Potenza, così come ha sottolineato il Direttore Luigi D’Angola, “in tema di stabilizzazioni ha adottato il Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale (PTFP) valevole per il periodo 2022-2024 con delibera del direttore generale n.287 dell’aprile del 2022 di presa d’atto dell’approvazione, con decreto della Giunta regionale n.192/22 del PTFP 2022/2024 dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza e procedendo all’adozione in via definitiva dello stesso ai sensi del D.M. 8/2018. Successivamente, con delibera del direttore generale dell’ASP n.821/22, approvata con decreto della Giunta regionale n. 949/2022, l’Azienda Sanitaria di Potenza ha proceduto alla rimodulazione del PTFP 2022/2024 limitatamente all’annualità 2022”.
Nei giorni scorsi è stata trasmessa, alle Organizzazioni Sindacali del Comparto e della Dirigenza, la bozza del PTFP 2023-2025 che sarà oggetto di confronto nel tavolo sindacale del prossimo 18 aprile ai fini dell’ampliamento del numero di posti destinati alla copertura mediante stabilizzazioni di personale a tempo determinato. Il tutto, in considerazione della necessità inderogabile di adeguamento del Piano dei Fabbisogni del Personale e ad evidenza che l’Azienda Sanitaria di Potenza ha adottato gli atti di programmazione previsti dalla normativa vigente.
Nell’alveo delle azioni finalizzate ad assicurare l’assoluta garanzia della continuità dell’assistenza e dei servizi,  si colloca anche un’altra delibera dell’Asp, la delibera del direttore generale 245/23 di proroga ulteriore dei contratti in scadenza: il 15 giugno prossimo per il personale del profilo di Infermiere, il 15 maggio per il personale del profilo di Operatore Sociosanitario, il 31 dicembre per il personale del profilo di Tecnico di Laboratorio.
Alla luce delle variabili relative a vincoli normativi e finanziari in tema di tetti di spesa del personale, percentuale dei posti riservati all’accesso dall’esterno-concorso, ogni azione tesa all’incardinamento negli organici di ruolo dovrà essere, per necessità, modulata in un arco di tempo sufficientemente ampio ed in concorso con le altre aziende regionali. Proprio in ragione del dovuto rispetto richiesto per operatori che sono stati impiegati durante la pandemia da Covid, si impone una realistica e sana trattativa con i sindacati per ricercare soluzioni concrete e possibili ad una problematica che, per intrinseca delicatezza, si presterebbe al rischio di anacronistiche e demagogiche strumentalizzazioni.
 A tal proposito, per il Dg D’Angola, “è infondato quanto dichiarato dalla segretaria Scarano per cui sembrerebbe che nel triennio 2020/2022 nel comparto sanità non si sia tenuto il passo con il numero delle stabilizzazioni effettuate negli anni precedenti (riferimento anno 2019)”. D’Angola- precisa che “il dato reale non corrisponde a quanto affermato apoditticamente con riferimento alle percentuali di stabilizzazione: è evidente, infatti, che nell’ambito sanitario la necessità di fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid-19 ha determinato un aumento esponenziale dei contratti a tempo determinato negli anni presi a riferimento 2020, 2021 e 2022″. Il dg dell’Asp sottolinea che i contratti di lavoro a tempo determinato, nelle annualità prese a riferimento, sono stati sottoscritti, per espressa disposizione normativa  sulla base di finanziamenti ad hoc, in deroga al limite di spesa previsto dalla legislazione ordinaria in base a cui, a decorrere dall’anno 2011, le amministrazioni dello Stato possono avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009”. Il ragionamento su cui il dg dell’Asp insiste è che “in ragione dell’elevato numero di personale contrattualizzato a tempo determinato, è evidente che la percentuale di contratti trasformati a tempo indeterminato, ad invarianza dei tetti di spesa del costo complessivo del personale (costo anno 2018), è necessariamente destinata ad abbassarsi”. A titolo esemplificativo, il confronto viene fatto sui dati del periodo compreso tra il 2019 e il 2022:  “Per il 2019 – ha spiegato d’Angola – sono stati sottoscritti 35 contratti, 133 per il 2020 e altrettanti per il 2021, per scendere a soli 19 contratti nel 2022. Il totale dei contratti sottoscritti nell’arco di tempo sopra riferito è di ben 320 rapporti  a tempo determinato con personale di vario profilo. Attualmente, 178 sono i dipendenti a tempo determinato al netto delle cessazioni e delle stabilizzazioni già realizzate: tanto attesta e certifica lo sforzo operato dall’azienda per trasformare i contratti a tempo determinato in contratti di ruolo”.
Per quanto attiene alle stabilizzazioni, realizzate a qualunque titolo e nello stesso periodo di riferimento, nel 2019 sono state 12, 10 nel 2020, 24 nel 2021 e 34 nel 2022. A queste cifre, si aggiunge il dato del primo trimestre 2023 che ad oggi ha visto la stabilizzazione di ben 53 soggetti, per un totale complessivo di 133 contratti stipulati in quattro anni e tre mesi.

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