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50 anni fa nasceva il Comune di PATERNO

In un ricordo dell’On. Giuseppe Molinari

“Il 4 maggio 1973 il Presidente della Regione Basilicata Vincenzo Verrastro, a seguito della schiacciante vittoria del si alla consultazione popolare referendaria, promulgava la legge che istituiva il comune di Paterno, sino ad allora frazione di Marsiconuovo. Primo firmatario Carmelo Azzarà, all’epoca segretario regionale della DC, impegnata a tutti i livelli nel sostenere la nascita del nuovo Comune in continuità con il tradizionale valore delle autonomie locali perseguito sin dai tempi della nascita del Partito Popolare di Luigi Sturzo. Determinante, a livello locale, fu l’apporto dei democristiani di Paterno in seno al ‘Comitato per l’Autonomia’ in cui erano rappresentate tutte le forze politiche. Ne furono protagonisti il giovane Maico Fortunato, che negli anni 70-80 fu autorevole esponente della DC in Val D’Agri, Francesco Blasi, allora segretario sezionale della DC, ed il parroco Don Antonio Cundò.

La nascita del Comune vide la totale partecipazione della comunità di Paterno, e fu caratterizzata anche da momenti di tensione che sfociarono nel blocco stradale nella frazione di Santino e nell’occupazione delle sorgenti dell’acquedotto pugliese. La protesta popolare fu, comunque, pacifica e costruttiva, tant’è che lo stesso comune di Marsiconuovo, guidato dall’indimenticabile sindaco democristiano Michele Lotierzio, e lo stesso gruppo dirigente della DC marsicana (Giannini Votta, Giulio D’Agrosa, Salvatore Caprio, Tommaso Stilo) si espressero a favore del disegno autonomistico. Si astennero invece i socialdemocratici e votarono contro i comunisti guidati dal Senatore Lionello Romanio. Primo sindaco di Paterno, eletto nel 1973 fu il democristiano Dott. Michele Bitetti. Nelle successive elezioni amministrative del 1978 vinsero le sinistre unite con sindaco prima Ettore Bove, poi Enzo Lamanta. La DC tornò alla guida del comune nel 1983, con l’elezione di Maico Fortunato, confermato fino al 1993. Sotto la sua guida Paterno, caratterizzata dalla presenza di tante piccole frazioni, e dall’assenza di un vero centro storico, acquisì una propria dimensione di comunità, sia dal punto di vista urbanistico che sociale, e diventò un paese leader della Val D’Agri, superando quello ‘sfilacciamento’ che lo aveva caratterizzato. In tal senso, Maico Fortunato, anche grazie alle ingenti risorse della legge 219, contribuì nonostante Paterno fosse considerato in terza fascia, ma per la sua efficienza e capacità di spesa, realizzò un vasto programma di opere pubbliche. Viabilità rurale, meccanizzazione degli uffici comunali, metanizzazione, costruzione della scuola nella frazione Piazzolla con un contributo degli americani, palazzetto e centro sportivo polivalente,recupero e valorizzazione di tutte le sorgenti con opere di captazione, e la costruzione di un serbatoio di accumulo a Raia Carboni,furono alcune delle opere più significative costruite dalla giunta Fortunato.

Comune virtuoso dal punto di vista finanziario tanto che negli anni 89-92 non fece pagare la tassa di rifiuti e dell’acqua ai propri concittadini! Dopo lo scioglimento della DC e con l’elezione diretta dei sindaci si sono susseguiti negli anni lo stesso Maico Fortunato per altri 5 anni, il compianto Severino Notarfrancesco per un decennio, anche lui proveniente dalla Democrazia Cristiana, Campana,e Grieco per 10 anni. Un ringraziamento va all’attuale sindaco Gioia Tania ed a tutta la sua amministrazione per aver promosso un vasto programma di manifestazioni in ricordo della nascita del Comune di Paterno perché ‘senza memoria non c’è futuro”.

 

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