“Veder misurare dei giovani studenti lucani con un impattante fatto di cronaca, la strage dei migranti avvenuta alcuni mesi fa a poche centinaia di metri dalle coste di Cutro, in Calabria, con al centro temi così tanto attuali, complessi e delicati quali l’immigrazione, la morte, l’accoglienza, lo sradicamento, la diversità, l’identità, ma anche la speranza, riempie tutti noi di grande orgoglio. Un orgoglio che viene dal livello di autenticità e sensibilità dei loro componimenti, dalle loro riflessioni attente e profonde, dalla capacità di analisi e commento. Qualità che sono state apprezzate a livello nazionale e che si sono tradotte per i nostri studenti nel riconoscimento di una menzione speciale, all’interno di una vasta platea di partecipanti, 540 studenti provenienti da diverse regioni italiane”. Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, durante la cerimonia di premiazione di “EpliBriamoci”, il Concorso nazionale indetto da Ente Pro-Loco italiane in occasione della Giornata Mondiale Unesco del Libro e del Diritto d’Autore. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, ha visto la partecipazione entusiasta di due istituti scolastici lucani, l’Istituto comprensivo di Pisticci e l’Istituto comprensivo di Viggiano. “Noi come Consiglio regionale – ha sottolineato Cicala – curiamo, attraverso la Struttura di Coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi, un progetto di cittadinanza attiva con il preciso obiettivo di avvicinare i giovani al mondo delle istituzioni. Insieme a questo progetto, mi piace ricordare un’iniziativa conclusasi da poco, “Next Generation, costruttori di futuro” che ha celebrato il protagonismo dei giovani e la loro competenza. Giovani che si sono cimentati con argomenti importanti e, tra questi, il lavoro, l’orientamento, e anche educazione al volontariato e alla solidarietà, quell’atteggiamento di prossimità, di profonda apertura che permette di avvicinarci all’altro, di predisporci all’incontro e alla conoscenza. Grazie ai vostri lavori abbiamo l’opportunità di riflettere su quanto sia importante investire sulla cultura dell’incontro”.
Per l’istituto “Leonardo De Lorenzo” di Viggiano sono stati premiate le alunne Maria Giampietro e Giulia Tammaro, per l’istituto “Padre Pio da Pietralcina” di Pisticci, gli studenti Marigiusy Martino, Sofia Giordano, Rosamaria Agneta, Gabriele Baldari, Rocco Amarena, Mattia Druda, Mattia Quinto, Leny D’Alessandro, Andrea Druda e Giovanni Spina. Ad accompagnare i ragazzi la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Pisticci, Maria Di Bello, e la professoressa Grazia Benedetto; la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Viggiano Serafina Rotondaro, e la docente Giuseppina Marsicano.
“Il contenuto dei questi testi – hanno sottolineato i giovani premiati – pur nella loro semplicità, celano un lungo lavoro di approfondimento. Siamo partiti da un incipit di forte impatto: ‘Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo’, per riflettere sulla soluzione di queste problematiche senza alcuna retorica. Abbiamo esplorato tutte le possibilità per tentare di esprimere il nostro parere su quella che è la possibile integrazione di cui si parlava nella traccia. Riteniamo che i fondamenti di una nuova integrazione possano essere reperiti solo nel pensiero cristiano che la possibilità di generare un nuovo Umanesimo. La soluzione può essere solo il riconoscimento sulla bellezza di ogni elemento del creato da considerare come parte di una immensa famiglia che, pertanto, ha il diritto di essere a pieno titolo sulla terra con parità di diritti”. Dalla voce dei ragazzi un forte convincimento: “Questi scritti rappresentano che la nostra scuola e tutte le scuole d’Italia se impiegate in maniera adeguata possono diventare fucine di nuove idee e di soluzioni concrete per il futuro”.
Entrambe le dirigenti Maria Di Bello e Serafina Rotondaro, hanno evidenziato il modo con cui i ragazzi hanno affrontato il concorso, mettendo in atto un atteggiamento responsabile e di grande interesse per narrare il loro punto di vista. Le due dirigenti si sono soffermate su alcuni concetti emersi dai lavori dei ragazzi: l’inclusione, la socializzazione, le diverse culture da intendere non come problema ma come investimento, la fratellanza come energia per andare avanti, il pericolo dei pregiudizi, la speranza in un mondo migliore e più accogliente. I ragazzi – hanno detto con orgoglio le Dirigenti scolastiche – hanno mostrato a loro stessi ma soprattutto a noi adulti che siamo figli di una stessa terra e che dobbiamo essere capaci di costruire ponti, nuove sinergie, e nuovi sentimenti di solidarietà. E’ stato una bel momento di educazione civica”.
All’iniziativa hanno preso parte la consigliera regionale di Parità della Basilicata, Ivana Pipponzi e i consiglieri regionali Braia, Polese, Sileo, Giorgetti e Baldassarre. La consigliera Sileo nel prendere la parola si è detta non sorpresa per il riconoscimento ottenuto dagli studenti lucani. “Ascoltandoli ho avuto modo di apprezzare la profondità e l’autenticità dei loro pensieri, la straordinaria capacità di analisi su argomenti non semplici da affrontare. Sono stata colpita dall’affermazione di un ragazzo quando ha detto: l’unicità di ogni essere umano trova linfa nella diversità. Mi ha impressionata l’attenzione riposta sul concetto di cultura, da considerare risorsa che diventa ricchezza. Vi abbiamo ascoltato con interesse, come stiamo facendo da tempo, aprendoci ai nuovi linguaggi da voi utilizzati e come dimostrano gli atti messi in piedi: la recente legge che istituisce la giornata regionale degli studenti”.
Lo stesso entusiasmo quello colto nelle parole del consigliere Braia. “E’ stato suggestivo sentirvi. Sono stato colpito anche dall’intensità del tono usato nel declamare i vostri componimenti, segno di grande partecipazione emotiva e dal grado di consapevolezza su temi tanto importanti. Consapevolezza che vi auguro resti così per sempre e caratterizzi il vostro agire presente e futuro. Avete affrontato con grande rispetto il tema dell’immigrazione, della tolleranza. Ricordiamo sempre a tutti noi che ciò non riguarda soltanto l’immigrato, spesso anche il nostro vicino di banco può essere un diverso, un essere umano che ha diritto di essere rispettato per quello che è. Teniamo a mente sempre che, pur essendo cittadini del mondo, un mondo di popoli in cammino, dobbiamo continuare a coltivare il sentimento di appartenenza alla nostra terra e, nel contempo, vivere la diversità come ricchezza”.
La cerimonia, patrocinata dal Consiglio regionale della Basilicata, presieduta dal presidente dell’Assemblea consiliare, Carmine Cicala, e stata moderata dal presidente regionale Ente Pro Loco Basilicata Aps, Rocco Franciosa, che si è soffermato sul tema individuato per questa edizione quello dei migranti e dell’inclusione sociale “così da avvicinare i ragazzi alla lettura e a sensibilizzarli verso il rispetto dei diritti umani, l’importanza dell’uguaglianza e la libertà di espressione. A seguire i saluti dell’assessore all‘Istruzione del Comune di Pisticci, Alessandra Ruvo, dell’assessore Rosita Gerardi, del Comune di Viggiano, della presidente club Unesco del Vulture, Rossella Centrone, e del Presidente Ente Pro Loco Italiane, Pasquale Ciurleo.
Visibilmente soddisfatto dell’entusiasmo dei giovani coinvolti e della presenza attenta dei rappresentanti istituzionali, Ciurleo ha detto rivolgendosi agli studenti: “Avete scritto una bella pagina di convinta e costruttiva partecipazione. Ci avete fatto meglio comprendere con le vostre parole, il vostro livello di conoscenza e la vostra genuinità cosa deve significare il termine integrazione. Noi come organizzatori, guardando la platea, possiamo dire di aver centrato l’obiettivo che ci eravamo posti. Siamo qui ad ascoltarvi con il dovuto interesse. Ci sono le Istituzioni, c’è il mondo della scuola e le Pro Loco, enti del terzo settore, pronti ad imparare da voi”.
Ai premiati sono stati consegnati un attestato di partecipazione e un’opera dell’artista pisticcese Maria Teresa Romeo, in arte OEMOR. L’artista ha consegnato ai ragazzi anche un campanello come strumento per risvegliare la curiosità che alberga nel cuore di ogni essere umano.