Politica

PSR Basilicata 2014-2022: al via i nuovi insediamenti dei giovani in agricoltura

La Giunta regionale di Basilicata, su proposta dell’Assessore alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Alessandro Galella, ha approvato l’incremento della dotazione finanziaria della Misura 6.1 del PSR Basilicata 2014-2022 che incentiva la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori, il cosiddetto “Primo insediamento in agricoltura”.

Abbiamo provveduto ad ampliare le risorse a favore dei giovani, con ulteriori 6.820.000 euro, che si aggiungono ai 15 milioni inizialmente stanziati. – lo comunica in una nota l’Assessore al ramo Alessandro Galella –. Le risorse aggiuntive derivano dalla ricognizione delle economie di spesa delle diverse Misure dell’attuale programmazione e dalla rimodulazione del piano finanziario del PSR 2014-2022, da cui è emersa tale disponibilità e la conseguente possibilità di finanziare le domande di sostegno precedentemente ammesse e non finanziate”.

Il Primo insediamento in agricoltura è rivolto a giovani di età compresa fra 18 e 40 anni; Misura considerata da sempre strategica nello sviluppo rurale della Regione Basilicata per sostenere l’accesso dell’imprenditoria giovanile in agricoltura anche al fine di creare imprese innovative ed orientate verso lo sviluppo di nuovi prodotti e di nuovi sbocchi commerciali.

Grazie a questo incremento della dotazione finanziaria della Misura, ulteriori 107 domande di primo insediamento accederanno al premio forfettario, le prime 22 in modo diretto, le altre dopo aver presentato il Piano di sviluppo aziendale, come previsto dal bando. In totale, il PSR Basilicata 2014-2022, al termine del periodo di programmazione, avrà consentito l’insediamento in attività agricole di più di 1.000 giovani.

Con questo provvedimento – conclude l’Assessore Galella –, sarà possibile, in breve tempo, dare avvio ad altre imprese giovanili in agricoltura per sostenere nuove attività produttive, favorire nuova occupazione e, nel contempo, assicurare il permanere di molti giovani nei territori di origine, contribuendo anche ad arginare i noti fenomeni di abbandono delle aree rurali”.

L’annuncio fatto dall’Assessore alle Politiche Agricole Galella e dall’AdG Psr Restaino solo una settimana fa all’assemblea regionale della Cia-Agricoltori si è concretizzato: altri 107 giovani saranno ammessi al finanziamento della Misura “Primo insediamento in agricoltura”,  finalizzata a promuovere l’ingresso dei giovani nel settore agricolo. Per l’Agia (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli) della Cia Basilicata è un provvedimento importante che va accompagnato da strumenti di sostegno, assistenza-consulenza, primo fra tutti misure di credito agevolato. “ Occorre dare sostegno concreto ai giovani imprenditori agricoli e zootecnici  lucani -ha dichiarato il presidente Agia Antonio Racioppi – che rappresentano anche il 20% dei più interessati investitori in chiave sostenibile e innovativa. Agia-Cia continuerà per questo  anche a spingere sul valore del sostegno alla cooperazione per il rinnovo generazionale, attraverso forme di affiancamento giovani-pensionati, oggi finalmente tra gli strumenti dello sviluppo rurale. Non si sottovaluti che come ha rilevato Crea in un rapporto il costo della “terra” continua ad essere alto: in Basilicata da un minimo di 12mila euro/ettaro sino al doppio (Metapontino). Guardare oggi alla modernità  vuol dire mettere al centro delle strategie per il futuro, innovazione scientifica, tecnologica e genetica e riconoscere ai giovani, anche dell’agricoltura, la guida di questa importantissima sfida. Non si può lavorare per la sostenibilità ambientale, economica e sociale -ha aggiunto- senza potenti iniezioni di innovazione. Questa è la via obbligata da percorrere se vogliamo davvero scegliere un approccio non arcaico per lo sviluppo e usare bene i 191 miliardi di euro del PNRR che guardano a green e digitale.  Spazio per i giovani capaci di trainare il cambiamento, aperti al mondo e promotori di partecipazione, condivisione e integrazione.  Inoltre le proposte Agia e Cia  per fronteggiare le calamità naturali riguardano l’attivazione  della legge 102/2004 per parziale esonero contributivo  e proroghe creditizie e il Fondo Agricat (300 milioni) quale nuovo strumento  in materia assicurativa, gestito da ISMEA. Le altre questioni sollevate e sul tavolo dell’Assessore Galella: i fondi sponda sul CSR 2023-27 oltre che per i programmi di filiere agro-alimentari del IV Bando nazionale a valere sul Pnrr; un programma da attivare anche nell’ambito del FSE destinato a sostenere attività formative e di acquisizione competenze da parte di titolari e dipendenti; l’istituzione di un fondo rotativo di credito  finalizzato a sostenere gli investimenti; la realizzazione del marchio agro-alimentare “Qualità lucana”; interventi di manutenzione infastrutturali di dighe, traverse, condotte e la predisposizione del piano invasi minori; la manutenzione degli alvei fluviali utilizzando i contratti di fiume e prevedendo l’apporto delle prestazioni agro-meccaniche delle aziende agricole; la definitiva regolamentazione delle attività svolte dai CAA e la formalizzazione delle funzioni strategiche del “fascicolo aziendale”.

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