Società e Cultura

Basilicata europea, forte e al centro del Mediterraneo

Nei prossimi mesi si terranno le elezioni regionali in Basilicata e il voto per eleggere il nuovo Parlamento europeo. Saranno due momenti politici di grande rilievo per il futuro della nostra regione, dell’Italia e dell’Europa.

In questo scenario, la nostra regione come intende collocarsi? Vuole uscire dall’ordinarietà e dalla mera gestione amministrativa e avere un ruolo da protagonista?

Per poter essere padroni del proprio destino c’è bisogno di visione, capacità programmatica e capacità di negoziazione sui tavoli del governo nazionale e a Bruxelles”.

In una nota inviata alla stampa l’associazione Medinlucania apre il dibattito sulla Basilicata dei prossimi anni in vista delle elezioni regionali e europee della prossima primavera.

“La nostra associazione – scrive – è sempre stata, e ancora più lo sarà in futuro, in prima linea su questi aspetti, con il suo impegno e le sue proposte.

Le scadenze elettorali potrebbero essere l’occasione giusta per proiettare la Basilicata verso i nuovi contesti che si stanno aprendo nell’ambito della strategia euro-mediterranea dell’Ue e rispetto alle prospettive politico-economiche per il Mezzogiorno.

Nell’ultimo ventennio l’Europa ha focalizzato la sua politica verso Est, tentando di dialogare con la Russia. La guerra in Ucraina ha spostato di nuovo l’attenzione sul Mediterraneo rafforzando quei legami che da sempre legano l’Europa alla sponda sud.

In questo nuovo scenario l’Italia è chiamata ad affrontare una profonda e seria riflessione sul ruolo che vuole giocare, perché quando in Europa si parla di Mediterraneo si parla anche di Basilicata, oltre che di Campania, Puglia e Calabria.

In questa ottica generale – evidenzia Medinlucania – saranno proprio le specificità locali a giocare, da un lato, un ruolo di “acceleratore” verso la spinta di coesione dei territori euromediterranei e le grandi strategie nazionali, settoriali e territoriali e, dall’altro, a creare quei piani d’azione e quei partenariati tra Paesi, collettività ed imprese che andranno a rafforzare la cooperazione.

Si tratta di temi che sono in linea con le caratteristiche della nostra associazione e con gli obiettivi che la Basilicata dovrebbe porsi: dalla tutela ambientale (per esempio la lotta alla desertificazione), alla gestione delle risorse naturali (innanzitutto l’acqua e le fonti energetiche), all’istruzione superiore (l’università e l’alta formazione), fino alle imprese e all’internazionalizzazione del sistema produttivo. In questo contesto sarebbe già sufficiente l’impiego degli strumenti a disposizione delle regioni meridionali (Por, Piani Operativi Regionali; Zes, Zone economiche speciali allargate a tutto il Sud con i porti di Gioia Tauro e Taranto) in sinergia con le politiche di coesione, con gli interventi strutturali e infrastrutturali del Pnrr e con il sostegno dei player più importanti del sistema economico-finanziario italiano.

Il Mezzogiorno – conclude Medinlucania – dispone di un serbatoio di risorse e competenze ed ha le potenzialità per candidarsi a motore e anima di riferimento di questo nuovo quadro geopolitico a beneficio di tutta l’Italia per una grande macro-regione del Mediterraneo con la Basilicata posta al centro”.

ASSOCIAZIONE MEDinLUCANIA

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