“Nell’atteso tavolo regionale di confronto con associazioni datoriali e sindacali abbiamo ribadito al presidente Bardi che la Basilicata potrà ritenersi soddisfatta solo in presenza di un chiaro impegno da parte di Stellantis a garantire adeguati programmi, volumi produttivi per lo stabilimento di Melfi e, a parità di condizioni di reale competitività, il coinvolgimento delle imprese dell’indotto nell’assegnazione delle nuove commesse. Solo in questo caso avremo adeguate garanzie di reale salvaguardia di livelli produttivi e quindi occupazionali. Ci auguriamo che adeguate rassicurazioni in tal senso emergano in maniera chiara dal tavolo nazionale voluto dal ministro delle Imprese del made in Italy, Adolfo Urso”.
È quanto rappresentato dal presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma nel corso dell’incontro che si è tenuto questo pomeriggio (mercoledì 27 settembre) in Regione sulla transizione all’elettrico dello stabilimento di Melfi e sui livelli di occupazione nell’indotto. Al vertice ha preso parte anche il direttore generale, Giuseppe Carriero. Le richieste verranno rappresentate nel documento unitario che la Regione sta predisponendo e che verrà inviato nei prossimi giorni al ministro Urso. “Un’iniziativa – ha commentato Somma – che, insieme all’istituzione di un tavolo permanente che monitori l’avanzamento della vicenda, ha trovato la nostra massima condivisione”.
Secondo il presidente di Confindustria Basilicata “per rilanciare la competitività del territorio e quindi del suo tessuto produttivo è fondamentale definire un adeguato pacchetto di strumenti agevolativi. Con l’istituzione della Zona economica speciale unica che estende i benefici alle imprese del territorio, precedentemente escluso dalla Zes Jonica, l’iniziativa privata, già esistente o di prossimo insediamento, potrà ricevere un ulteriore stimolo. Ma è necessario potenziare ancora di più l’offerta agevolativa attraverso quella che continuiamo a considerare una leva di straordinaria attrattività rappresentata dalla riduzione della bolletta energetica delle imprese. Misura, quest’ultima, di cui chiaramente dovrà poter beneficiare tutta l’impresa presente sul territorio regionale”.
Somma aggiunge: “Al contempo, abbiamo rappresentato la necessità di accelerare i tempi dell’Avviso pubblico “Area di crisi complessa” e del bando “Automotive”. È evidente che le sole agevolazioni finanziarie non possono rappresentare la soluzione a tutti i deficit di competitività né considerarsi esaustive delle necessarie misure utili a sostenere le imprese in un momento così delicato. Né tantomeno possono garantire da sole la competitività necessaria ad acquisire nuove commesse. Ma è fondamentale – conclude Somma – assicurare almeno un minimo di supporto alle imprese dell’indotto di fronte a una crisi oggettivamente severa e complessa”.