Lavoro

La Basilicata batte l’inflazione: aumento del reddito medio annuo in termini reali

In Basilicata, tra il 2019 e il 2023, c’è stato un aumento del reddito medio annuo in termini reali, cresciuto di 2.907 euro, pari a un 10,1%. Il dato emerge dall’ultimo studio di Cer e Ufficio Economico di Confesercenti, sulla base dei dati Istat. La ricerca è stata pubblicata a quattro anni dal 9 marzo 2020, giornata dell’annuncio del primo lockdown della pandemia.

Se in regione, rispetto al reddito, si è passati dai 28.735 euro del 2019 ai 31.642 euro del 2023, i numeri dicono anche che proprio lo scorso anno si è assistito a un calo, legato probabilmente all’aumento complessivo del costo della vita. La performance migliore è stata quella del 2022, quando il reddito medio annuo regionale ha raggiunto i 34.880 euro.

Questo risultato consente alla Basilicata di ottenere uno degli incrementi maggiori in Italia, seconda solo alla Valle D’Aosta, e la migliore performance nel Mezzogiorno. L’altra regione del Sud che registra un dato positivo è la Puglia che, però, ha un aumento di soli 150 euro. Secondo Confesercenti, a trainare la crescita lucana è stato lo sviluppo, negli ultimi anni, delle attività estrattive e turistiche, con un incremento dei liberi professionisti.

Segno positivo anche per il numero complessivo di lavoratori, con un trend superiore alla media nazionale: nel 2019 gli occupati in regione erano 188.000; nel 2023 192.000. Una crescita di 4.000 unità, il 2,2% in più. Anche in questo, caso la Basilicata fa registrare un risultato importante, soprattutto guardando al resto del Mezzogiorno: meglio di noi solo Puglia, Sicilia e Campania; per Molise, Calabria e Sardegna il segno invece è negativo.

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