Piccoli ma “giganti” per storia, bellezza, tradizioni e per l’impegno nella transizione ecologica ed energetica. Parliamo dei 5526 piccoli Comuni d’Italia dove vivono quasi 10 milioni di cittadini, oggi però sempre più minacciati da spopolamento e calo demografico. Fenomeni questi drammaticamente attuali anche in Basilicata dove i Comuni al di sotto dei 5000 abitanti sono oltre l’82% del totale e ospitano quasi il 40% della popolazione regionale. Una Regione, la Basilicata, che negli ultimi 25 anni ha perso oltre il 10% dei suoi residenti. Per fronteggiare questa tendenza negativa, i piccoli comuni devono ripartire dai giovani e dalla popolazione attiva, quella che va dai 15 a 65 anni, e da quelle opportunità ad oggi ancora non sfruttate appieno. Legambiente suggerisce la “rotta” da seguire con il dossier “Borghi Avvenire, trend e opportunità per arrestare lo spopolamento e investire su scenari futuri” , realizzato in occasione del ventennale di Voler Bene all’Italia, la sua campagna dedicata ai piccoli comuni, lanciando la sua proposta: quello che serve è un piano nazionale, un ‘Next Generation ’ per i piccoli comuni, che abbia per protagonista la popolazione attiva dei piccoli comuni e che faccia leva su un pacchetto di 6 opportunità su cui lavorare. Quella energetica attraverso le Comunità Energetiche Rinnovabili, quella abitativa utilizzando le abitazioni (143mila in Italia) non occupate e potenzialmente disponibili, quella turistica attraverso l’ampliamento dell’offerta abitativa, quella dei borghi universitari investendo, da parte delle Università, in attività didattiche nei piccoli comuni, quella dello smart working incentivando il 10% delle persone che lavorano da remoto a farlo da piccoli comuni, e infine quella agricola riconquistando almeno in parte i terreni abbandonati. Tutte opportunità che, se messe in campo, potranno portare benefici soprattutto in termini di occupazione e vitalità.
“I piccoli comuni – dichiara Antonio Lanorte, Presidente di Legambiente Basilicata – hanno bisogno di più politiche di sistema, rivolte in maniera specifica a giovani e residenzialità con un impegno sui prossimi decenni e su queste generazioni. Lo spopolamento si ferma se un territorio risulta attrattivo e luogo desiderabile per abitarci e vivere. È pertanto essenziale creare le condizioni per praticare un neo-popolamento il che presuppone, certo, la creazione di lavoro, ma anche la capacità di fornire i servizi territoriali essenziali, una nuova qualità abitativa, gli investimenti in rigenerazione urbana, il rafforzamento del capitale sociale e relazionale, il senso di comunità”.
20 anni di Voler Bene all’Italia. La campagna dal 2004 è in prima linea per chiedere politiche indirizzate ai piccoli Comuni e attenzione dalle istituzioni centrali, raccogliendo una serie di vittorie: dall’approvazione definitiva nel 2017 della Legge Salva Borghi, con fondi e di valorizzazione e sostegno, alla Legge 158/2017 (oggi ancora senza fondi a regime) che si propone, tra le altre cose, di recuperare il dissesto idrogeologico, attuare politiche di adattamento climatico, introdurre innovazione nella gestione dei servizi ancora prima di contribuire al riequilibrio demografico. La campagna si è rafforzata negli anni lavorando su progetti di qualità, grazie alla collaborazione con reti e realtà virtuose che fanno capo alle bandiere Arancioni del Touring, allo storico rapporto con l’ANCI, alla rete dei Borghi più belli di Italia o alle oltre 6000 proloco di Unpli, dei Borghi autentici e dei Comuni Virtuosi, lavorando nel Comitato ristretto del MIBACT che ha portato, nel 2017, all’istituzione dell’Anno dei Borghi Italiani e a dedicare ben un miliardo di euro del PNRR ai comuni sotto i 5000 abitanti insieme alle risorse per costituire le comunità energetiche rinnovabili che vedono impegnati oltre 2 miliardi di euro.
Dal 31 maggio al 2 giugno saranno oltre un centinaio gli eventi in programma in tutta la penisola per “Voler bene all’Italia”.
In Basilicata ci saranno due eventi di punta.
Il 1° Giugno a Latronico ci sarà una giornata di pulizia , sensibilizzazione ambientale e promozione del territorio comunale coinvolgendo il centro principale, le frazioni e l’area delle Terme. Verrà anche inaugurata nell’occasione la nuova Casa dell’acqua. Latronico inoltre è il comune capofila di un progetto finanziato dal PNRR per la costituzione di una Green Community che coinvolgerà 12 comuni (11 dei quali sotto i 5000 abitanti) uno di quegli strumento che rappresenta sul piano concreto ciò che dovrà essere il “Next Generation” per i piccoli comuni.
Il 2 Giugno ad Anzi a partire dalle ore 10:00 ci sarà una passeggiata guidata per le strade del centro storico alla scoperta del percorso del Sistema Solare e della Chiesa di Santa Maria. Successivamente in Piazza Dante Alighieri ci sarà la presentazione della Comunità Energetica Rinnovabile Sociale e Solidale di Anzi, che a breve nascerà grazie al progetto RESTA (Renewable Energy for Social Territorial Actions) di Legambiente Basilicata finanziato da Fondazione con il Sud.
In entrambe le occasioni i Sindaci di Latronico e Anzi firmeranno il “Patto per il futuro dei piccoli Comuni”, prendendo l’impegno di attuare politiche insediative davanti a un neomaggiorenne a cui verrà consegnata una copia della Costituzione italiana.