“Pur apprezzando l’impegno profuso dal governatore lucano Bardi, non possiamo dirci completamente soddisfatti di quanto imposto dalla Regione Puglia con riferimento alla proposta di scambio di risorsa idrica tra lo schema dell’Ofanto e quelli dell’Agri e del Sinni”. E’ il commento del presidente della Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani, in merito alle decisioni assunte dal tavolo dell’accordo di programma Basilicata-Puglia sull’acqua, che ha stabilito che dalla diga di Conza arriverà un flusso aggiuntivo di due milioni e 250mila metri cubi d’acqua da destinare al comparto agricolo del Vulture-Alto Bradano . “Per la zona nord della Basilicata e per i territori di Melfi e Lavello in particolare è fondamentale assicurare i volumi richiesti dal Consorzio di Bonifica in quanto solo così si possono garantire le produzioni di numerosissime aziende. I volumi assentiti di 2,250 milioni di metri cubi metteranno in parte in sicurezza le colture in atto, ma non sono assolutamente sufficienti per un’agricoltura di qualità e redditizia. Confidiamo, quindi, nelle ulteriori iniziative – aggiunge Pessolani – che la Regione Basilicata saprà e dovrà mettere in campo per portare a casa il risultato che non è di campanile, ma di salvaguardia di un settore primario che assicura reddito ed occupazione a migliaia di famiglie. Auspichiamo, inoltre, che questa lunga ed in parte insoddisfacente trattativa con la Puglia ed Acquedotto Pugliese, sia di insegnamento e da sprono sia per la Regione Basilicata che per tutti i livelli istituzionali affinchè si rivedano gli attuali assetti della governance della risorsa idrica e si dia il giusto ruolo ed il giusto peso alla Basilicata. Infine, l’amarezza per il mancato soddisfacimento delle esigenze del comparto agricolo della zona nord, non ci impedisce comunque di ringraziare il governatore lucano Bardi – conclude il presidente della Coldiretti lucana – anche per aver spuntato nell’accordo i maggiori volumi richiesti dal Consorzio di Bonifica per mettere in sicurezza il Metapontino con le sue pregiate colture ortofrutticole. Ringraziamo altresì i prefetti di Potenza e Matera per il grande aiuto di intermediazione istituzionale a favore delle aziende lucane. La Coldiretti continuerà a monitorare e a mettere in evidenza le carenze istituzionali degli enti preposti alla gestione della risorsa idrica così come ha fatto in questi mesi con ben 3 sit-in in Regione, a Potenza, e nelle due Prefetture, nei due capoluoghi di provincia. Tali azioni hanno consentito di mettere in luce le tante fragilità del settore in un momento drammatico”.