Andretta (Acquedotto Lucano): “Stiamo mettendo in atto azioni di potenziamento e attività migliorative delle infrastrutture idriche per ridurre il più possibile gli inevitabili disagi. Rinnoviamo l’appello a cittadini, imprese, enti per un uso responsabile dell’acqua”
Nei 29 comuni lucani approvvigionati dalla diga del Camastra, dal 9 al 30 settembre scorsi è stato conseguito un risparmio di acqua pari al 25 per cento, equivalenti a circa 377 mila metri cubi. In questo modo, è stato possibile prolungare di nove giorni la disponibilità di acqua dell’invaso. Un risultato che scaturisce dal Piano delle sospensioni idriche programmate del Tavolo tecnico regionale, sebbene anche l’apporto di acqua dalle sorgenti sia diminuito nella misura di oltre un quarto e nonostante le condizioni meteo non siano state favorevoli. Infatti, la crisi perdurante rende necessario il procrastinarsi e l’intensificazione delle misure di razionamento.
Il Tavolo tecnico – del quale fanno parte Protezione civile, Regione Basilicata, Egrib, Acque del Sud, Acquedotto Lucano, Comune di Potenza e Anci – che è tornato a riunirsi questo pomeriggio, ha infatti deliberato il nuovo Piano delle sospensioni programmate, a decorrere dal 7 Ottobre per il comune di Potenza e per le aree rurali le interruzioni idriche saranno disposte a giorni alterni, ad eccezione del sabato, dalle ore 18:30 alle ore 6:30; per tutti gli altri comuni alimentati dallo stesso schema idrico Basento-Camastra, l’erogazione sarà interrotta dal lunedì al venerdì dalle ore 18:30 alle ore 6:30; ad eccezione del sabato e della domenica.
Il lavoro portato avanti dal Tavolo tecnico è finalizzato ad evitare che la disponibilità di acqua prelevabile dall’invaso del Camastra si esaurisca prima dell’arrivo delle piogge, attraverso un Piano di razionamento dell’acqua che limiti il più possibile i disagi ai cittadini e attraverso una serie di interventi tecnici per permettere il migliore utilizzo della risorsa. Infatti, Acquedotto Lucano ha provveduto ad attivare un nuovo pozzo ed ha avviato la captazione da una nuova sorgente; si sta provvedendo ad effettuare un intervento di sbarramento temporaneo del canale di scarico della diga; nei prossimi giorni, inoltre, potrebbe essere utilizzato un pontile galleggiante per prelevare acqua direttamente dal centro della diga, laddove la profondità è maggiore.
Si tratta di interventi di carattere straordinario, così come impone l’emergenza climatica in corso che sta condizionando il clima del 2024, con una drastica diminuzione delle precipitazioni e temperature record che sono perdurate anche nel mese di settembre.
Il lavoro svolto dal Tavolo tecnico regionale permette di analizzare costantemente bisogni e problemi dell’approvvigionamento idrico, attraverso aggiornamenti periodici per la verifica dell’andamento delle disponibilità idriche, e conseguentemente della necessità di eventuali ulteriori interventi. Stiamo lavorando ad una serie di interventi strutturali affinché i nostri invasi siano messi nelle condizioni di arrivare alla massima capacità durante il periodo invernale e poter così fronteggiare anche le siccità estive.
“Quelli conseguiti fino ad ora sono risultati estremamente significativi – afferma Alfonso Andretta, Amministratore Unico di Acquedotto Lucano – dovuti innanzitutto al sacrificio degli utenti dei 29 comuni interessati dalle interruzioni idriche programmate sullo schema Basento Camastra, all’attività condotta in maniera sinergica dall’Unità di crisi istituita dalla Regione Basilicata, e all’impegno continuo e indefesso dei tecnici di Acquedotto Lucano, che nel frattempo devono fronteggiare i frequenti guasti, causati proprio dallo stress sopportato dalle condotte per le ripetute operazioni di chiusura e riapertura dell’erogazione.
“L’ondata di siccità che ha investito buona parte del Sud Italia, con bassissima piovosità, ridotti apporti dalle sorgenti e aumento delle temperature – prosegue Andretta – sta comportando difficoltà a tutto il sistema delle gestioni idriche, e in particolar modo a quelle del Mezzogiorno e del Centro: piani di razionamento, talvolta molto severi, stanno interessando anche la Calabria, la Puglia, la Sicilia, il Molise, l’Abruzzo e la Campania.
Acquedotto Lucano, già nei mesi scorsi, è intervenuto mettendo in atto azioni di potenziamento e attività migliorative delle infrastrutture idriche, per ridurre il più possibile gli inevitabili disagi ai quali sono costretti i cittadini. Stiamo facendo ogni sforzo per la razionalizzazione e il controllo della rete – conclude l’Amministratore Unico di AL – e rinnoviamo l’appello a cittadini, imprese, enti per un uso responsabile dell’acqua”.