Una delegazione della Rete degli Studenti di Basilicata, ha manifestato davanti alla sede della Regione Basilicata, è stata ricevuta al Dipartimento Ambiente accompagnati dal presidente di Legambiente Basilicata, Antonio Lanorte. Nel corso dell’incontro, coadiuvato dall’ing. Carmen Coviello, i giovani hanno espresso tutte le loro preoccupazioni ed evidenziato le criticità sulle tematiche legate all’ambiente, dalla crisi idrica fino alla salvaguardia del nostro ecosistema passando per la tutela delle comunità locali. Altri temi centrali sono stati l’Agenda 2030 e la sfida sulle energie rinnovabili, questioni molto care agli studenti e al mondo giovanile. L’assessore all’Ambiente e Transizione Energetica Laura Mongiello, intervenuta in collegamento video per appuntamenti che la vedono impegnata a Rionero in Vulture, ha voluto salutare gli studenti condividendo le loro preoccupazioni e facendo appello “a un impegno comune sulle sfide che attendono la nostra regione”.
“Comprendo e condivido le vostre preoccupazioni, ma il nostro lavoro sta già andando verso una direzione ottimale per risolvere e affrontare questioni cruciali come crisi idrica, salvaguardia ambientale e tutela del nostro ecosistema”, ha spiegato la Mongiello. “La vostra spinta, entusiasmo e attenzione a questi temi deve spingerci a fare rete comune e quindi a collaborare per risolvere al meglio le criticità e a guardare al futuro con più ottimismo e fiducia”, ha concluso l’assessore all’Ambiente.
I ragazzi hanno sottolineato come la transizione energetica in corso a livello mondiale sia una vera e propria rivoluzione industriale e tecnologica fondata su efficienza energetica e sviluppo di impianti alimentati da fonti rinnovabili. “Anche la Basilicata – hanno detto – è chiamata a fare la sua parte e la nuova fase di programmazione deve avere come obiettivo primario un’economia a basso contenuto di carbonio, con una progressiva de-fossilizzazione, in applicazione, peraltro, della legge regionale 32/2018. La Basilicata è una delle regioni più attrattive in Italia nel settore delle rinnovabili, ma le performance regionali sull’avanzamento dei procedimenti autorizzativi – hanno evidenziato gli studenti – sono ancora troppo lente. Serve allora snellire e velocizzare gli iter autorizzativi”.