Le immagini dal satellite danno indicazioni precise sui cambiamenti climatici, sui rischi naturali o antropici, sugli effetti prodotti dalla realizzazione delle infrastrutture o dagli insediamenti industriali. L’uso dei dati satellitari, perciò, può orientare in modo significativo e positivamente l’azione della Pubblica amministrazione. Promuovere lo scambio e il trasferimento di esperienze relative all’uso dei dati satellitari nelle infrastrutture regionali e locali per migliorare le prestazioni degli strumenti di politica regionale, portando infine a una migliore governance del territorio, è la finalità del progetto Satsdifaction. Finanziato nell’ambito del Programma Interreg Europe 2021-2027 mette insieme sei territori e otto partner: Regione Veneto, Occitania, Azzorre, Podkarpackie, Nereus, Vallonia, Municipalità di Riga e Sviluppo Basilicata. Molti gli ambiti di intervento, che spaziano dalla gestione del territorio all’energia, dalla prevenzione delle inondazioni all’adattamento ai cambiamenti climatici fino allo sviluppo urbano sostenibile.
Nel pomeriggio nella riunione del gruppo lucano delle parti interessate, che comprende oltre a Sviluppo Basilicata, l’Università degli studi della Basilicata, il Cnr-Imaa, il Cluster aerospaziale, Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo (Cgiam) e i dipartimenti regionali, sono state presentate le prime proposte da sviluppare nei prossimi mesi.
“I dati satellitari – ha detto l’amministratore unico di Sviluppo Basilicata, Gabriella Megale – rappresentano il vero petrolio del futuro. Stiamo provando a far mettere a sistema tutta una serie di conoscenze e far comprendere agli stakeholder del territorio quanto i dati possano essere spendibili in diversi ambiti della vita. D’altronde noi li utilizziamo tutti i giorni, solo che spesso non ce ne rendiamo conto, pensiamo, per esempio alla prevenzione degli incendi . L’obiettivo, ora, è soprattutto quello di supportare le pubbliche amministrazioni nell’utilizzo dei dati satellitari. La Basilicata è un’eccellenza nell’aerospazio. Le aziende del settore rappresentano solo l’1,5% del numero delle aziende totali lucane ma producono ben l’11,5% del valore aggiunto regionale, numeri che ci fanno riflettere per le prospettive che aprono per la nostra economia”.
“L’aerospazio rappresenta una straordinaria opportunità strategica per la Basilicata, una regione – ha commentato il presidente Vito Bardi – che si distingue per il suo dinamismo e la leadership nel settore, in particolare nell’osservazione della Terra e nello sviluppo di applicazioni innovative apprezzate da stakeholder internazionali. Come vicepresidente di Nereus, l’associazione che dà voce alle regioni europee nella space economy, considero questo ruolo non solo un riconoscimento per la nostra regione ma anche una responsabilità. La Basilicata, con i suoi centri di ricerca, le aziende e i cluster tecnologici, sta giocando un ruolo chiave nella promozione della space economy. I dati geospaziali, in particolare, sono strumenti fondamentali per migliorare la governance territoriale, supportando decisioni strategiche in agricoltura, turismo, protezione ambientale e gestione delle risorse. La nostra ambizione è essere protagonisti in Europa, consolidando la vocazione lucana all’innovazione e alla collaborazione internazionale”.