Il dieci febbraio di ogni anno è la giornata di commemorazione dei martiri italiani delle FOIBE e l’esodo di migliaia degli stessi dalla Dalmazia, dalla Venezia Giulia e dall’Istria. Le foibe sono delle buche profonde tipiche delle regioni carsiche.
Per comprendere pienamente il fenomeno dei massacri ai danni degli italiani bisogna andare a scovare le origini dello stesso nell’alterco tra italiani e slavi, che si contendevano i territori di Nord-Est.
Tale contesa iniziò con la fine della Prima Guerra Mondiale, quando alla Jugoslavia fu sottratta una cospicua fetta dell’Istria e circa cinquecentomila slavi si ritrovarono a vivere sotto il dominio di un popolo oppressore. Quando, l’8 settembre del 1943, l’Italia firmò l’armistizio con gli anglo-americani ed i tedeschi assunsero il controllo del nord della penisola, istituendo un governo “fantoccio” a capo del quale vi era Mussolini, esplose ancor di più la violenza dei partigiani Jugoslavi che iniziarono a torturare e gettare nelle foibe gli italiani fascisti per rivendicare i territori della Dalmazia e dell’Istria.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale gli eccidi divennero ancora più violenti, in alcuni casi le vittime venivano gettate nelle foibe mentre erano ancora in vita, condannate ad una morte certa e brutale.
E’ stato stimato recentemente che le vittime delle foibe si aggirano tra le cinquemila e le diecimila persone. Ad essere uccisi non furono solo fascisti ma soprattutto donne, bambini, anziani e tutte quelle persone che si opposero ai partigiani comunisti del Maresciallo Tito.
Ed oggi corre il dodicesimo anniversario, dal giorno in cui, il Parlamento italiano decise di dedicare il 10 febbraio di ogni anno alle vittime delle foibe denominandolo “Giorno del Ricordo”.
Ci fu anche un lucano tra le vittime della tragedia delle foibe. Lo ha ricordato il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, che a Marconia ha partecipato ad un incontro con gli studenti per il “Giorno del Ricordo”, istituito con una legge dello stato per ricordare il 10 febbraio di ogni anno “le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. “Questo lucano si chiamava Vito Lorusso – ha detto Mollica –nato ad Avigliano il 20 settembre 1923, un soldato prigioniero delle milizie titine, che non rispettarono le convenzioni internazionali di guerra, lo uccisero dopo un processo farsa il 10 maggio 1945 e infoibarono isieme ad altre persone a Cava Cise vicino Montona ora in Croazia. Al ricordo di quelle vittime è stato istituito un parco della Rimembranza”.
“Per oltre 70 anni – ha proseguito Mollica -, una pagina della nostra storia è stata inghiottita nel silenzio, annullata, cancellata. Proprio come migliaia e migliaia di persone: inghiottite, cancellate, annientate in quelle foibe della Venezia Giulia e della Dalmazia diventate il simbolo di un eccidio. È proprio lì, in quelle voragini carsiche tipiche dell’Istria, che fra il 1943 e il 1947 furono gettati dalla furia dei partigiani comunisti jugoslavi di Tito, vivi e morti, migliaia di italiani. Centinaia di migliaia di persone costrette all’esodo dalle proprie terre della Venezia Giulia e della Dalmazia. Costrette a fuggire in altre città italiane o all’estero: chi in America, chi in Australia”.
“La verità, diceva Gramsci, è sempre rivoluzionaria; tenerla nascosta non è solo un inganno e una truffa – ha aggiunto il presidente -, ma un inquinamento che avvelena e tarpa la vita di tutti, anche di chi la reprime. L’istituzione del ‘Giorno del Ricordo’ è un modo per affrontare in maniera condivisa le cause e la responsabilità di quanto è accaduto e per superare tutte le barriere di odio, diversità e discriminazione. La memoria non è mai un risarcimento pieno. Il ricordo, oggi, è un dovere, è un monito per tutti noi perché siamo tenuti ad impedire che l’ignoranza e l’indifferenza prevalgano e perché tali orrori non si ripetano mai più e restino un ammonimento perenne contro ogni persecuzione e offesa alla dignità umana”.
A parere di Mollica “la scuola, che è il luogo della conoscenza e dell’istruzione, ha il compito di formare i giovani per la vita, di favorire lo sviluppo del senso civico, di educarli ai valori della cittadinanza, del gusto per il lavoro, della pace, della solidarietà, dell’amicizia e del rispetto della persona nella verità. Valori universali. Conoscenza e comprensione sono le basi da cui partire per sentirsi integralmente cittadini italiani europei custodi della terra. La nostra presenza stamattina, e soprattutto la vostra attenzione, stanno a testimoniare che non dimentichiamo. Voi studenti siete quelli che anche in futuro non dovranno dimenticare, al di là delle sentenze. Le sentenze si rispettano, ma è importante il senso di vicinanza e di testimonianza. Sono aspetti fondamentali che le istituzioni hanno il dovere di mantenere vivi, ma che soprattutto in quanto cittadini abbiamo il dovere e l’interesse di coltivare”.
Per lasciare vivo il ricordo di tutte le vittime, Marco Martinolli scrisse la seguente poesia, dal titolo “Foiba”.
Foiba
Un filo d’acciaio
taglia l’anima
che grida pietà,
sul ciglio
della morte.
Foiba
parola
che sgretola la vita.
Foiba
parola che inchioda
alla croce,
senza respiro,
senza assoluzione.
Mani e piedi
legati dall’odio
e poi
giù,
nel buio
mentre la tua vita
sfracella
tra le pareti
nere di pietà.
Uomini,
donne,
padri,
madri,
violentati
dalla follia della morte,
dalla pazzia dell’ideologia.
Nella nebbia del tempo
quando
tra le dune
di pietra del Carso
domina la notte,
mi pare di sentire
le voci, i canti e i silenzi
di quegli uomini
che caddero
nel ventre buio della terra
rinascendo
per sempre
nella Luce.
‘Albano Michele ‘Abriola ’31/10/1915 Legionario
‘Feola Francesco ‘Avigliano ’23/11/1896 Polizia di Stato Guardia.s
‘Lo Russo Vito ‘Avigliano ’20/09/1923 Carabiniere
‘Pace Pasquale ‘Avigliano ’02/12/1900 Guardia di Finanza M.llo Magg
‘Montresor Umberto ‘Avio ’13/07/1921 Polizia di Stato Guardia
‘Giuliano Luigi ‘Barile ’06/04/1909 Militare M.llo
‘Gentile Giuseppe ‘Bella ’04/04/1916 Militare Cpl. m.
‘Palagano Donato ‘Ferrandina ’09/12/1910 Militare
‘Mancini Michele ‘Forenza ’16/02/1921 Guardia di Finanza
‘Lorito Pasquale ‘Genzano di Lucania ’23/01/1919 Alpino Cap.no
‘Venezia Luca ‘Grottole ’25/11/1911 Legionario
‘Di Todaro Giuseppe ‘Lagonegro ’24/07/1924 Marina Militare Marò
‘Salvatore Antonio ‘Lavello ’06/04/1922 Polizia di Stato Guardia
‘Riva Pietro ‘Matera ’20/10/1924 Militare Op.mil.
‘Rizzi Pietrantonio ‘Matera ’16/06/1902 Polizia di Stato M.lo 2^
‘Palomba Giuseppe ‘Melfi ’09/09/1900 Agente di Custodia
‘Vendegna Mario ‘Melfi ’02/09/1913 Polizia di Stato App.to
‘Motta Cosimo ‘Muro Lucano ’28/05/1922 Polizia di Stato
‘Orto Francesco Paterno ’19/10/1922 Militare
‘Roccella Luciano Paterno ’22/11/1923 Guardia di Finanza
‘Caruso Francesco ‘Paternò ’20/11/1907 Guardia di Finanza App.to
‘Cunsolo Angelo ‘Paternò ’02/07/1902 Guardia di Finanza S.Brig.
‘Summa Donato ‘Picerno ’17/02/1906 Militare Cpl. m.
‘Cufaro Michele ‘Pisticci ’17/07/1920 Militare
‘Pelazzi Antonio Donato ‘Pisticci ’07/08/1896 Militare Col.
‘Colangelo Domenico ‘Potenza ’14/06/1915 Militare Cpl. m.
‘Spadino Pippa Michele ‘Potenza ’21/04/1904 ‘Guardia
‘Sicuro Donato ‘Rionero in Vulture ’28/08/1921 Militare Cpl. m.
‘Vucci Angelo ‘Rionero in Vulture ’21/01/1914 Legionario
‘Grieco Giuseppe ‘Ruvo del Monte ’01/10/1914 Militare
‘Buccolo Pietro ‘San Paolo Albanese ’25/09/1914 Carabiniere Cpl. m.
‘Marchese Domenico ‘Stigliano ’25/09/1916 Militare
‘Centola Antonio ‘Tricarico ’13/04/1922 Militare Serg.
‘Cantiani Ottorino ‘Viggiano ’07/12/1922 Carabiniere Cpl. m.
CONCITTADINI CADUTI INFOIBATI O DIVERSAMENTE MASSACRATI
SI CERCANO I FAMILIARI FINO AL SESTO GRADO PER L’INOLTRO DI UNA DOMANDA PER UNA MEDAGLIA IN LORO ONORE
LEGGE 92 DEL 30 MARZO 2004. Riferimento i relativi Comuni di nascita che hanno sempre una grande sensibilità e disponibilità.
CONCITTADINI CADUTI INFOIBATI O DIVERSAMENTE MASSACRATI NELLE ZONE DEL CONFINE ORIENTALE E NEL FRIULI-VENEZIA GIULIA
UNICA COLPA: ESSERE ITALIANI
ONORE A LORO!
NON DIMENTICHIAMOLI
‘Albano Michele ‘Abriola ’31/10/1915
‘Feola Francesco ‘Avigliano ’23/11/1896
‘Lo Russo Vito ‘Avigliano ’20/09/1923
‘Pace Pasquale ‘Avigliano ’02/12/1900
‘Giuliano Luigi ‘Barile ’06/04/1909
‘Gentile Giuseppe ‘Bella ’04/04/1916
‘Palagano Donato ‘Ferrandina ’09/12/1910
‘Mancini Michele ‘Forenza ’16/02/1921
‘Lorito Pasquale ‘Genzano di Lucania ’23/01/1919
‘Venezia Luca ‘Grottole ’25/11/1911
‘Di Todaro Giuseppe ‘Lagonegro ’24/07/1924
‘Salvatore Antonio ‘Lavello ’06/04/1922
‘Riva Pietro ‘Matera ’20/10/1924
‘Rizzi Pietrantonio ‘Matera ’16/06/1902
‘Palomba Giuseppe ‘Melfi ’09/09/1900
‘Vendegna Mario ‘Melfi ’02/09/1913
‘Motta Cosimo ‘Muro Lucano ’28/05/1922
‘Orto Francesco Paterno ’19/10/1922
‘Roccella Luciano Paterno ’22/11/1923
‘Caruso Francesco ‘Paternò ’20/11/1907
‘Cunsolo Angelo ‘Paternò ’02/07/1902
‘Summa Donato ‘Picerno ’17/02/1906
‘Cufaro Michele ‘Pisticci ’17/07/1920
‘Pelazzi Antonio Donato ‘Pisticci ’07/08/1896
‘Colangelo Domenico ‘Potenza ’14/06/1915
‘Spadino Pippa Michele ‘Potenza ’21/04/1904
‘Sicuro Donato ‘Rionero in Vulture ’28/08/1921
‘Vucci Angelo ‘Rionero in Vulture ’21/01/1914
‘Grieco Giuseppe ‘Ruvo del Monte ’01/10/1914
‘Buccolo Pietro ‘San Paolo Albanese ’25/09/1914
‘Marchese Domenico ‘Stigliano ’25/09/1916
‘Centola Antonio ‘Tricarico ’13/04/1922
‘Cantiani Ottorino ‘Viggiano ’07/12/1922
Iorno del Ricordo – Tragedia delle Foibe e dell’Esodo – Diritti negati – Genocidio programmato – Questo personaggetto che scrive queste fandonie ed idiozie non conosce minimamente la storia.
Impari, legga e studi e poi scriva. Le persone ignorante (da ignorare) possono sempre imparare, se vogliono.