Dopo i recenti fatti che riguardano il presunto inquinamento dell’area industriale di Viggiano e la chiusura per 90 giorni del Cova, imposta all’Eni dal governatore lucano, Marcello Pittella, si continua ad interrogarsi su ciò e il sindaco di Sarconi, Cesare Marte, informa, a suo dire, che “il territorio non risulta assolutamente interessato dall’inquinamento provocato dalle estrazioni petrolifere – e aggiunge – il fagiolo di Sarconi, prodotto IGP, eccellenza tutta lucana, non è assolutamente a rischio, in quanto non è irrigato dalle acque dell’Agri, ma da quelle dei fiumi Maglia e Sciaura, che danno al legume stesso quelle proprietà organolettiche che nessun altro fagiolo ha, cioè cuocere a prima acqua”.
Quindi, il primo cittadino di Sarconi, tranquillizza la sua popolazione, a tutela dell’immagine dell’alimento IGP della zona e dei suoi produttori, rimarcando anche la necessità di un maggior coinvolgimento dei comuni dell’alta Val d’Agri sui temi ambientali, perchè “è vero – e conclude – che il COVA si trova nei comuni di Viggiano e Grumento Nova, ma è pur vero che ci sono molti comuni limitrofi che si trovano a fare i conti con l’inquinamento in atto, purtroppo, già da tempo”.
Insomma il Sindaco rassicura ma chiede un maggior coinvolgimento dopo gli utlimi fatti accaduti al COVA di Viggiano.