Il rito arboreo della ‘Ndenna si svolge come sempre le prime tre domeniche di Giugno di ogni anno.
Nella prima si festeggia il taglio della ‘Ndenna: il faggio più dritto e maestoso, di oltre 20 metri e pesante più di 13 tonnellate, scovato con cura e attenzione nel verde del bosco Favino, sul monte Alpi. Contemporaneamente si scelgono le cosiddette “proffiche”, faggi più piccoli utilizzati per innalzare la ‘Ndenna, trasportati dai “paricchi” (coppie di buoi).
Nella seconda domenica si procede con il taglio della Cunocchia: una chioma di abete individuato sul monte Alpi. Abbattuto a suon di scure e canti, viene pulito e preparato per il trasporto che, a differenza della ‘Ndenna, viene portato in paese a spalla.
Festa grande la terza domenica. L’unione della ‘Ndenna con la Cunocchia è il momento culminante delle tre giornate. Con estrema precisione le due parti vengono saldate tra di loro con zanche e bulloni. Terminate le operazioni di saldatura e di innalzamento ha inizio la scalata. Una salita a mani nude alla conquista della Cunocchia. La ‘Ndenna rimane ritta nella piazza per tutto il periodo estivo in attesa dell’autunno, quando, diventata sempre più spoglia, verrà abbattuta in occasione della Festa della Montagna.
Domenica 18 Giugno, gran finale della Festa della ‘Ndenna, rituale arboreo che fa rivivere alla comunità di Castelsaraceno il viscerale contatto con la natura. Un patrimonio immateriale unico, da preservare e promuovere. In serata, imperdibile concerto dell’Orchestra di Via Padova, un progetto musicale che si spiega nella cultura della pace, del talento e dell’integrazione.
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