Il rapporto presentato dall’Arpab a Milano (durante il meeting dei vertici delle agenzie regionali per la protezione dell’ambiente) è di 49 pagine. Parte con una spiegazione delle attività del Centro olio di Viggiano per poi proseguire con una descrizione dello sversamento di circa 400 tonnellate di greggio scoperto ad inizio anno. Nella parte dedicata alla Valutazione di impatto sanitario (Vis), la relazione sintetizza gli esiti conseguiti dallo studio scientifico, evidenziando anche alcuni dati relativi all’incremento di mortalità e ricoveri nei comuni di Viggiano e Grumento rispetto al resto della regione e agli altri comuni della Val d’Agri.
A seguire vengono riportate le perplessità sollevate da Eni, prima fra tutte quella che si tratta di un lavoro fatto di piccoli numeri e quindi non avrebbe una rappresentatività statisticamente significativa. A queste perplessità il coordinatore del progetto, Fabrizio Bianchi, aveva controreplicato punto per punto. “Ma di questo – sottolinea Giambattista Mele – non c’è alcuna traccia nella relazione. Non va dimenticato che l’Arpab dovrebbe assolvere alla protezione dell’am – biente, a vantaggio della salute dei cittadini. Ci sarebbe piaciuto ascoltare – conclude Mele – qualche parola a proposito del fatto che a distanza di due mesi e mezzo dalla presentazione della Vis nell’assemblea pubblica a Viggiano, con oltre 600 presenti tra cui tanti amministratori locali e regionali, nulla si è più saputo sulle azioni da intraprendere».
FONTE: PINO PERCIANTE – LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO