I problemi che affliggono l’Italia: Paese sempre più vecchio, con i single che ormai sono un terzo delle “famiglie”, con pochi bambini che nascono e la speranza di vita che si allunga. Un quadro preoccupante quello che emerge dal “Rapporto Istat 2017”. Il dato che spicca di più è quello delle famiglie composte da una sola persona: sono ormai un terzo del totale (passate da 20,5 a 31,6%) mentre si riducono quelle numerose con cinque o più componenti (da 8,1 a 5,4%). Continua il calo delle nascite, ma torna ad aumentare la speranza di vita: passa da 80,1 a 80,6 anni per gli uomini e da 84,6 a 85,1 per le donne. Nel 2016 si sono riempite 473’438 culle, 12.342 in meno rispetto all’anno precedente.
E il calo delle nascite continua a essere affiancato dalla posticipazione dell’evento: le gravidanze avvengono, infatti, in età sempre più avanzata. Il Nord-Est è l’area geografica con la speranza di vita più alta anche nel 2016, mentre il Mezzogiorno è caratterizzato da una vita media più bassa. Aumentano i matrimoni ma ancora di più i divorzi: nel 2015 le nozze riprendono a crescere passando dai 189.765 dell’anno precedente a 194.377. Sul fronte delle separazioni si passa dalle 89’303 del 2014 a 91’706 del 2015 mentre per i divorzi l’aumento è decisamente più marcato: da 52’355 salgono a 82’469, un’impennata dovuta soprattutto all’entrata in vigore a metà 2015 del “divorzio breve”. Dai dati dell’Istat sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, un dato sconfortante che emerge è che nel volgere di vent’anni, il numero medio di persone che compongono una famiglia è sceso da 2,7 (media 1995-1996) a 2,4 (media 2015-2016)..
Giovanni D’AGATA