La cifra è stata buttata sul tavolo come un botto di Capodanno. La Regione Basilicata vuole dalle compagnie petrolifere 100 milioni di euro, come forma di «indennizzo» per il danno d’immagine subito dallo sversamento di greggio dal Centro Olio di Viggiano e per la mancata erogazione delle royalty a causa dello stop di tre mesi delle estrazioni. A chiederlo ufficialmente al tavolo della «moral suasion » aperta con l’Eni è stato lo stesso presidente della Regione Marcello Pittella, qualche giorno fa. Cento milioni di euro, dunque. Cento milioni che nelle intenzioni del governo regionaleserviranno non solo per aumentare i controlli sul fronte ambientale, nell’area della Val d’Agri, ma soprattutto per contrastare la contrazione delle royalty dovuta alla chiusura del Cova di Viggiano.
Questa la richiesta, queste le motivazioni. Per la risposta, invece, si deve attendere ancora considerato che la compagnia petrolifera ha chiesto un aggiornamento dell’incontro per decidere. Se sul bilancio regionale quei soldi potranno o meno essere inseriti, dunque, è ancora tutto da capire. Di certo, però, la disponibilità a trattare da parte dell’Eni ci sarebbe, anche se -quasi sicuramente – sulla somma da erogare come indennizzo, la società petrolifera potrebbe presentare una controproposta. Qualche indicazione in più sulla decisione si avrà la metà di gennaio, periodo in cui è stato fissato un nuovo incontro del tavolo tecnico sul petrolio. Nel frattempo, al governo regionale lucano non resta che aspettare e fare i conti con un bilancio la cui quadra appare sempre molto complicata.
FONTE. ANTONELLA INCISO – LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO