Un macellaio disoccupato di 40 anni, incensurato, della Basilicata, è stato arrestato giovedì scorso, 4 gennaio, in Emilia Romagna, dalla Squadra Mobile di Ravenna ed ora è rinchiuso in carcere, in attesa della convalida, con l’accusa di sequestro di persona, come disposto dal pm di turno, Cristina D’Aniello.
Lo scorso martedì, l’uomo, che vive in provincia di Matera, con la forza aveva costretto una donna di 26 anni, sua ex amante, a seguirlo in auto spegnendo i cellulari e intraprendendo un viaggio di tre giorni, con alcune tappe in alberghi di Bari e Rimini, sino a quando una pattuglia della Polizia di Stato durante un controllo lo ha bloccato e arrestato a Lido Adriano, una frazione del comune di Ravenna.
In seguito alle dichiarazioni della giovane, ora affidata al centro antiviolenza “Linea Rosa” e da alcune verifiche effettuate dagli agenti di Polizia è emerso che la sua denuncia di scomparsa era stata presentata ai Carabinieri dal marito che, rientrando a casa, si era accorto di alcuni cosmetici della moglie sparsi a terra e che le chiavi dell’auto fossero scomparse, nonostante il mezzo fosse ancora parcheggiato davanti alla propria abitazione.
Arrivata in Questura, la ragazza ha tirato un sospiro di sollievo e, poi, ha riferito che lei non aveva opposto resistenza per paura di essere picchiata da quell’uomo cattivo, con il quale, in passato, aveva avuto una relazione clandestina iniziata nella Primavera del 2016 e chiusa l’anno successivo a causa del comportamento ossessivo e pericoloso dell’uomo, nonostante una querela per stalking, lesioni e violenza privata e nel maggio 2017 un divieto di avvicinamento a meno di 500 metri a firma del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Matera, provvedimento poi ritirato dalla donna.
Rocco Becce robexdj@gmail.com