Bandito il carbone, il cielo sopra Pechino diventa blu – Corriere della Sera 12 Jan 2018
Quando, l’anno scorso, il presidente cinese Xi Jinping ha promesso «cieli blu» e «acque chiare» in pochi ci hanno creduto. Ma almeno sul fronte della qualità dell’aria il governo cinese sembra star vincendo la sua guerra contro lo smog. Secondo uno studio di Greenpeace, a Pechino le polveri ultrasottili sono calate del 54 per cento negli ultimi mesi. I sistemi usati sono stati drastici: centinaia di fabbriche obsolete che usavano carbone sono state chiuse; vietato l’uso di carbonella per il riscaldamento nelle case di periferia; cacciati decine e decine di migliaia di abitanti dei sobborghi che si scaldavano con stufe a legno e carbone, in attesa dell’arrivo delle nuove tubature del gas. E questo è il risultato in una foto che mostra il cielo sopra Pechino l’anno scorso a gennaio e ieri. Nel resto della Cina, tuttavia, non va altrettanto bene. Su scala nazionale la concentrazione di PM 2.5 è calata solo del 4,5%, «il tasso più basso dall’inizio della guerra cinese all’inquinamento nel 2013».
Perché questo articolo dovrebbe interessare i cittadini della Val d’Agri e della Basilicata? Nel periodo del boom economico i paesi occidentali decisero di sostituire il petrolio e il gas al carbone, sotto la spinta di ambientalisti, che con le loro battaglie cominciarono a sensibilizzare i governi su un tema che oggi, risulta essere il tema più importante nelle agende dei governatori del Mondo. La Basilicata, come è noto, è la regione con il giacimento di petrolio più grande in Europa, dovremmo esserne fieri di contribuire ad una battaglia ecologica? Ne parleremo.
Negli anni settanta, uno dei motivi per cui si incentivò l’utilizzo della risorsa petrolio, sembrerà strano dirlo, fu anche quello di affrontare il grave problema del nuovo mondo sempre più inquinato dai fumi di fabbriche e da una palazzi sempre più grandi da riscaldare.
Sono convinta che per affrontare il tema del petrolio in Val D’agri, occorre la serenità che solo la conoscenza può trasmettere.
Prendiamo spunto da questo piccolo articolo del Corriere della Sera su una delle città più inquinate del mondo, per aprire uno spazio sul tema “Petrolio – dopo petrolio e non solo Valle”!!!
Partiremo dalla conoscenza, senza la quale non si può guardare al futuro, perché è li che dovremo vivere e vorremmo arrivarci con la certezza di essere cittadini, cittadine, padroni del proprio mondo!
FDS