Quasi sette milioni di euro dimenticati sulle vecchie card idrocarburi. I lucani hanno ricevuto il bonus benzina (quattro erogazioni, prima che il Fondo idrocarburi venisse modificando in Fondo per lo sviluppo economico e social card), ma non tutti lo hanno speso. E così su circa 150 mila delle 348 mila card erogate ai patentati, maggiorenni, residenti in Basilicata che ne hanno fatto richiesta, sono rimaste anche somme di denaro, a volta anche piccole somme e addirittura insignificanti, che non sono state spese ma che nel complesso fanno un bel un gruzzolo pari a quasi 7 milioni di euro.
Carte a tutti gli effetti ancora cariche e valide con soldi da poter ancora spendere per l’acquisto di carburante, ma inutilizzati e quindi giacenti per i motivi più vari. Magari perché la card è stata perduta o è finita in chissà quale cassetto, perché si è dimenticato il pin, perché nel frattempo è scaduta e non si è presentata domanda di proroga alle Poste, o ancora perché sono rimasti pochi spicciolo, almeno a memoria, tanto da non dover rendere necessaria la ricerca della card.
Ma a fare i conti e rispolverare la vecchia «card» è la Direzione generale per la sicurezza dell’approvvigionamento e le infrastrutture energetiche del Ministero dello Sviluppo Economico e Poste italiane che gestisce le carte prepagate distribuite ai lucani come previsto dall’ormai soppresso articolo 45 della legge 23 luglio 2009, n. 99.
Il tanto contestato «bonus benzina», quindi, continua a far parlare di sé, perché a quanto risulterebbe dai controlli di Poste su un rilevante numero di carte sarebbero ancora giacenti parte degli importi accreditati nel corso dei quattro anni di erogazione.
Insomma, tirando le somme, fra le circa 348.000 carte prepagate inviate ai lucani, il gruzzolo non speso per fare il pieno gratis potrebbe arrivare a quasi 7 milioni di euro. Soldi perduti? Naturalmente no, per chi avesse la pazienza di cercare card e pin, di andare alle Poste e verificare se sulla carta ci sia ancora credito e poi andare a fare il «mini-pieno». Anche un solo euro può essere speso ai distributori di benzina, svuotando la card quando si fa a fare benzina.
Un’operazione di recupero per la quale però il Ministero sta valutando di porre un termine: il recupero del beneficio non speso dovrebbe essere possibile per tutto il 2018, poi al primo gennaio 2019 l’operazione «bonus card» sarà definitivamente chiusa, le carte saranno disattivate e non sarà più possibile utilizzare eventuali residui di credito.
E l’eventuale gruzzolo rimanente a fine anno? Tornerà, ipotizza il Mise, alla Regione Basilicata, a sostegno delle iniziative adottate in attuazione dell’art. 45, secondo le finalità della stessa legge.
Per tutti i problemi relativi alla gestione della carta per il bonus idrocarburi (dallo smarrimento o furto della carta allo smarrimento del pin) i lucani possono rivolgersi agli Uffici di Poste Italiane. Ma non è più possibile, invece, presentare ricorsi o vantare diritti sul mancato riconoscimento dell’ultima erogazione, per i quali i tempi sono ormai scaduti.
FONTE: Luigia Ierace – LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO