Capita a tutti di prestare la propria macchina a un figlio o alla moglie; qualche volta, la si fa guidare anche a un amico o a un collega di lavoro. Ebbene, in base a una recente modifica al codice della strada [1], chi dà in prestito la propria auto a una persona per più di 30 giorni ha l’obbligo di aggiornare la carta di circolazione con l’indicazione del nome dell’effettivo utilizzatore. Avrai sicuramente sentito parlare di questa nuova legge, ma è meglio approfondire il discorso visto che, in caso di violazioni, si rischiano sanzioni da 516,46 a 2.582,28 euro, nonché il ritiro della carta di circolazione. Esistono fra l’altro dei casi in cui tale aggiornamento non è obbligatorio. Insomma, è bene chiedersi innanzitutto quando il guidatore diverso dal proprietario va inserito nella carta di circolazione.
È certamente legale far guidare la propria auto a un’altra persona. Ci sono però due conseguenze da valutare in anticipo. La prima riguarda l’assicurazione in caso di incidente stradale: se hai firmato una clausola che limita il risarcimento ai soli danni prodotti dal proprietario o da altro soggetto da questi indicato all’assicurazione prima della firma della polizza, potresti subire la rivalsa della compagnia nel caso in cui sia stata costretta a pagare l’altro conducente. In pratica, potrebbe richiederti i soldi pagati alla controparte.
La seconda conseguenza riguarda invece le multe stradali: se la persona a cui hai prestato l’auto dovesse trasgredire il codice della strada tu saresti corresponsabile della violazione e, quindi, tenuto a pagare “in solido” con lui la contravvenzione. Se ricordi bene, abbiamo parlato di questi due aspetti in Guidatore diverso dal proprietario: chi paga multe e incidenti?
Valutati questi due aspetti, non resta che regolarizzarsi con la legge che impone di inserire nella carta di circolazione il guidatore diverso dal proprietario.
FONTE: LA LEGGEPERTUTTI.IT