Prosegue, senza soluzione di continuità, l’attività di prevenzione e repressione posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Venosa che, grazie ad incessanti e puntuali attività info-investigative e d’indagine, hanno messo a segno un ulteriore importante risultato nella lotta ai reati contro il patrimonio. I militari della Stazione Carabinieri di Lavello, infatti, hanno tratto in arresto, su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura della Repubblica di Potenza, tre pregiudicati, rispettivamente di 44, 33 e 38 anni, tutti originari del comune di Barletta (BT) e già sottoposti agli arresti domiciliari per il furto aggravato commesso in Lavello il 28 dicembre 2017 presso un’officina meccanica, dove erano stati colti in flagranza di reato dai militari della locale Arma. L’odierno provvedimento di aggravamento della misura degli arresti domiciliari con quello della custodia in carcere, veniva emesso dalla competente Autorità Giudiziaria per il pericolo di reiterazione del reato di furto. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, venivano tradotti presso la casa circondariale di Trani (BA), così come disposto dall’Autorità Giudiziaria mandante.
In Genzano di Lucania, invece, i militari della locale Stazione Carabinieri, hanno tratto in arresto un 43enne censurato residente in San Severo (FG), in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Potenza. L’uomo, sottoposto ad affidamento in prova al servizio sociale presso una comunità terapeutica della provincia potentina, veniva tratto in arresto poiché doveva ancora espiare un residuo pena di anni 1 e mesi 6 di reclusione per detenzione e spaccio di stupefacenti commessi tra gli anni 1995 ed il 2013 in San Severo e Torremaggiore (FG). Alla luce di quanto sopra, pertanto, al termine degli adempimenti di rito, l’arrestato veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Potenza.