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Omicidio Antonio Pascuzzo. Ecco chi è Karol Lapenta, autore dell’efferato delitto di Buonabitacolo

Karol Lapenta, 18enne di Buonabitacolo, è l’autore dell’omicidio di Antonio Alexander Pascuzzo, ritrovato sabato lungo il torrente Peglio a Buonabitacolo.

Il giovane, di origini polacche e figlio adottivo di una stimata famiglia del posto, con sette fendenti, avrebbe messo fine alla breve esistenza del suo coetaneo. Lavorava come apprendista macellaio in un supermercato di Montesano Scalo dove da qualche tempo, secondo indiscrezioni, sarebbe mancato per motivi di salute.

Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, al comando del Capitano Davide Acquaviva, hanno fermato il giovane sabato sera e, dopo un lungo interrogatorio, alle prime luci dell’alba di domenica mattina, sarebbe crollato confessando l’efferato delitto. “Per una dose di marijuana che non voleva cedermi” avrebbe confessato Lapentaai Carabinieri. Avrebbe usato uno stiletto per disossare la carne, strumento usato dai macellai, con una lama di circa 20 centimetri per colpire Pascuzzo. Dopo il gesto, lo avrebbe ripulito e conservato nel suo zainetto dove è stato ritrovato dagli inquirenti.

Pare esclusa la possibilità di un complice che abbia coperto e aiutato il 18enne dopo la decisione di mettere fine alla vita del suo coetaneo: il giovane ha confermato di aver colpito sette volte Pascuzzo e di averlo trascinato da solo per circa 50 metri, fino al torrente Peglio.

Lapenta, dopo la scoperta del cadavere del giovane peruviano, si è recato sul posto insieme ai tanti cittadini di Buonabitacolo e, per ore, è stato sul posto insieme alla comitiva di giovani e ai familiari. “Cosa è successo?” la domanda fatta ai presenti ma lui, sapeva bene il dramma che si stava consumando e che i Carabinieri erano sulla sue tracce ormai da qualche giorno.

Il giovane si trova attualmente presso il Carcere di Potenza: il Giudice per le Indagini Preliminari avrà qualche giorno per sottoporre Lapenta ad un interrogatorio di garanzia che deciderà, entro venerdì prossimo, se confermare l’arresto o la scarcerazione.

FONTE: Claudia Monaco – ONDANEWS

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