Dopo 20 anni di attesa la Regione Basilicata è riuscita a far valere una clausola degli accordi del 1998 riuscendo ad ottenere da Eni 39 milioni di euro. E’ quanto scrive oggi, la Gazzetta del Mezzogiorno, in un articolo a firma di Antonella Inciso. Fondi aggiuntivi, oltre alle royalty già previste, dunque, la Regione incassa una indennità di 39 milioni di euro. Fondi che saranno utilizzati per la formazione di giovani e per controlli ambientali che verranno effettuati nella zona della Val d’Agri.
Il protocollo d’intesa, che si riferisce a due annualità, è stato firmato nei giorni scorsi tra il Governo regionale ed Eni. Questi 39 milioni di euro saranno destinati a borse di studio per i giovani lucani e per il monitoraggio ambientale.
Ricordiamo, che sul fronte delle compensazioni ambientali, resta da capire come finirà la trattativa tra Regione ed Eni, riservata sull’indennizzo per il danno d’immagine relativo allo sversamento di greggio dal Cova di Viggiano. 100 Milioni di euro chiesti dalla Regione Basilicata, cifra che avrebbe incassato se non ci fosse stato lo stop del Cova.