Lavoro

Forestazione in Basilicata, cambia tutto: “nuova governance, ente unico di gestione e minimo 151 giornate lavorative”

Pittella e Braia “finalmente determinata una svolta"

“L’intesa contiene tutto quanto è stato sempre richiesto a gran voce dalla platea dei forestali e che con noi trova finalmente una risposta concreta. Circa 3400 operai avranno un incremento importante di giornate con la certezza della puntualità dei pagamenti. A loro va un ringraziamento per la tenacia, la perseveranza e per il lavoro svolto in questi anni e che sono certo sarà ulteriormente rinvigorito. Poniamo fine alle incertezze sulla forestazione e al tira e molla sulle giornate lavoro. Con il progetto, condiviso con i sindacati, diamo certezze agli addetti e strutturiamo il comparto. E’ una svolta importante a beneficio dei lavoratori”.

Lo dichiara il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, a seguito dell’incontro svoltosi stamattina insieme all’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia con le rappresentanze delle sigle sindacali FAI Cisl, FLAI-Cigl e UILA-Uil in cui è stata siglata una intesa per la tutela e la valorizzazione del patrimonio forestale regionale per l’anno 2018.

“Dopo anni di tenuta, come da impegni presi, il 2018 è l’anno di svolta che definirei storico. Garantiamo, sin da subito, tutte le risorse sufficienti per dare certezza di giornate e di pagamenti e ripartiamo con la forestazione, mettendo in sicurezza oltre 4000 famiglie residenti in tutti e 131 comuni della Basilicata – continua l’Assessore all’Agricoltura, Luca Braia – avviamo finalmente una nuova fase di rilancio per la tutela e valorizzazione del patrimonio forestale regionale dopo anni di gestione complessa. In una Basilicata che si configura con 350.000 ettari di territorio forestale, gli oltre 4.000 addetti devono, in prospettiva essere protagonisti di una nuova stagione. La riforma, su cui abbiamo lavorato in questi tre anni, giunge a compimento e prende finalmente il suo avvio.”

In particolare l’intesa prevede:

  • l’accorpamento in un’unica platea di tutti gli addetti che insistono nel settore forestale (L.42, Green River, Ivam, Vie Blu, Lsu Pollino, ex-UTB) ed un solo progetto che consentirà la velocizzazione delle procedure e l’ottimizzazione dei risultati;
  • il minimo delle 151 giornate per tutti gli addetti della platea unificata;
  • il turn over, le cui procedure inizieranno nel 2018 e si attueranno a partire dal 2019 e che riguarderà 500 unità da assumere entro il 2021;
  • l’attivazione di un soggetto unico, Consorzio di Bonifica, per la gestione con il conseguente superamento della frammentazione amministrativa;
  • la realizzazione di un progetto speciale/obiettivo per i forestali ricadenti nelle aree ricomprese nella L.40 per un minimo di 10 giornate lavorative;
  • apertura del tavolo per la rideterminazione del contratto di secondo livello.

Le risorse economiche necessarie ammontano ad oltre 58 milioni di euro che si sono rese immediatamente disponibili dalla manovra di bilancio in fase di approvazione, per l’annualità 2018.

Ne danno notizia anche Segreterie regionali di FAI-CISL, FLAI-CGIL e UILA-UIL.

“Dopo anni segnati da incertezze, problemi e criticità, – dichiarano i segretari regionali Cavallo, Esposito e Nardiello – si inizia ad intravvedere una prospettiva nuova che tiene conto delle rivendicazioni che, unitariamente, il sindacato ha portato avanti con convinzione e determinazione. Apprezziamo l’impegno che il Presidente Pittella e l’Assessore Braia hanno inteso mettere in campo per il rilancio e la valorizzazione del patrimonio forestale”.

“Così come avevamo posto alla Regione Basilicata il tema della Governance che non poteva continuare a vivere con 18 soggetti diversi e con la conseguenza che, sul territorio, si vivevano 18 realtà diverse. Da oggi avremo un interlocutore unico, il Consorzio di Bonifica, che dovrà avere la capacità di semplificare i processi e snellire l’intera macchina amministrativa. Starà alle parti sottoscrittrici dell’accordo fare in modo che le attuali criticità presenti, possano essere superate nell’interesse dei lavoratori e dell’intero territorio lucano”.

“E’ un punto di partenza strategico per dare valore all’intero sistema ambientale e forestale lucano, per dare consistenza alla necessità di realizzare un progetto strategico di valorizzazione della risorsa bosco che, mentre negli anni in Basilicata ha rappresentato un peso in tante altre regione del Paese ha costituito una reale opportunità di crescita e di sviluppo”.

“Oggi, invece, – concludono Cavallo, Esposito e Nardiello – siamo convinti che il percorso intrapreso possa rappresentare, anche per la nostra regione, l’incipit per un nuovo futuro dove la programmazione e la condivisione possano dare nuove certezze e migliori prospettive”.

Intanto Castelgrande (USB) proclama uno stato di agitazione. “La Regione Basilicata, continua a perdere tempo e non definisce ancora il ruolo dei propri dipendenti (in particolare quelli riferiti alle ex Comunità Montane aree programma). Si approvano leggi che sono in contraddizione con lo spirito e i compiti della stessa Regione”. Lo dichiara Francesco Castelgrande, coordinatore Pubblico impiego dell’Unione sindacale di Base della Basilicata.

“E’ davvero insolito – prosegue – il modo in cui l’Ente si spoglia delle proprie professionalità e del personale qualificato e specializzato per affidare i servizi al altri Enti: nel caso di specie si affida la forestazione ad un Ente quali i Consorzi di Bonifica privi delle competenze per la progettazione e lo svolgimento dei cantieri: infatti gravi ritardi incombono sulla progettazione al fine di avviare lo svolgimento delle attività. Il personale è allarmato ed in stato di agitazione visto che a tutt’oggi nessun provvedimento è stato preso per definire i ruoli e le competenze delle ex aree programma. Si continua nel gioco di trattare il personale non in maniera unitaria frammentando le competenze e le professionalità.

I dipendenti hanno un solo punto di riferimento (il Dipartimento Agricoltura e Foreste) e non possono essere alle dipendenze dei Consorzi di Bonifica.

Pertanto si chiede alla Regione Basilicata di definire il ruolo e le competenze di suddetto personale tenendo conto che nessuna mobilità può esercitarsi senza un piano discusso e contrattato, coinvolgendo gli stessi rappresentanti dei lavoratori.

Usb insieme ai lavoratori – conclude Castelgrande – proclama lo stato di agitazione fino a quando la questione non sarà risolta riservandosi altre forme di lotta”.

Articoli correlati