Presa di posizione importante da parte delle sigle sindacali con una lettera mandata all’Ispettorato del lavoro per denunciare servizi igienici malfunzionanti, niente acqua potabile e altre inadempienze in termini di sicurezza all’interno del Centro Oli di Viggiano. Una situazione definita di “grave precarietà”.
La lettera di CGIL-CISL-UIL è stata inviata anche a Confindustria, Eni, Regione Basilicata e a 34 aziende dell’indotto. Nel frattempo con l’introduzione da due mesi circa del “Sicurometro”, una sorta di patentino a punti in cui i lavoratori delle società esterne all’eni ad ogni violazione delle regole di sicurezza verranno decurtati dei punti fino ad arrivare alla sospensione del lavoratore. I sindacati sul tema stanno chiedendo un tavolo di confronto senza ottenere una risposta. Per l’Eni il Sicurometro è uno strumento che favorisce l’adozione di comportamenti più sicuri ed elimina le cattive abitudini ma i sindacati, con la lettera mandata all’Ispettorato del lavoro, chiedono il loro intervento per verificarne la compatibilità con le leggi nazionali relative alla sicurezza.