In Basilicata, un’altra storia di ingiustizia come tante altre che da anni sono sotto gli occhi di tutti e a chi potrebbe interessare?
Questa volta si tratta di un padre disperato che non sa più dove rivolgersi e in quali termini, e deve essere assolutamente raccontata.
Pur essendosi rivolto all’Autorità Giudiziaria insieme agli avvocati dello “Studio Legale Singetta“, di Potenza, nessun aiuto concreto è stato portato a buon fine, sino ad oggi, per il 24enne di Potenza, M. M.
Da oltre 3 mesi, al giovane, come ci racconta l’avv. Alessandro Singetta, gli viene impedito qualunque rapporto con la sua figlia di 8 mesi, C., nata in seguito ad una relazione avuta con D. S., una giovane rumena.
La donna ora vive in città e negli ultimi tempi insieme ad un’altro uomo.
Le denunce presentate dal padre al Tribunale per i Minorenni, che ha chiesto l’intervento degli assistenti sociali e delle forze dell’ordine solo per poter riabbracciare la bambina, a nulla sono valse.
La donna, che non solo rifiuta qualsiasi rapporto con l’ex compagno, ma gli impedisce addirittura di vedere la figlioletta.
Il Tribunale per i Minorenni ha ritenuto che la vicenda riguardasse soltanto “la regolamentazione dei rapporti tra i genitori” e, quindi, a suo giudizio, si è “spogliato” del fascicolo, trasmettendolo al Tribunale ordinario.
Le forze dell’ordine, interpellate, hanno risposto di non poter intervenire in mancanza di un ordine del giudice, dal momento che la bambina vive con la madre, insieme alla nonna e al suo convivente ed al nuovo compagno.
Quindi, sino a questo preciso momento nessuno è intervenuto.
A distanza di mesi, si sta consumando una tragedia che vede un povero padre, rivoltosi anche alla trasmissione Rai “Chi l’ha Visto?” e ad altre testate giornalistiche caetacee e online, costretto, tra l’altro, a guardare le immagini della piccola, pubblicate addirittura su Facebook in compagnia della madre e spesso in braccio al nuovo compagno, ed è un classico per i social network, gioie ma sopratutto dolori per tanti.
Ora, il rischio, sempre più concreto, è che la bambina cresca scambiando un estraneo per il padre naturale che, suo malgrado, si è occupato sempre dei suoi doveri sino all’ultimo giorno passato nell’abitazione con la propria figlioletta.
Tutto ebbe inizio nell’agosto del 2016.
Il padre deluso, conobbe un giorno la giovane rumena, che circa 3 mesi dopo, a novembre, lo invitò a stabilirsi presso l’abitazione che condivideva con la mamma e il suo compagno.
Appena lei rimase incinta, iniziarono, però, i primi problemi, forse per la sua giovanissima età, o perchè non pronta al suo doppio ruolo di compagna e madre, o, chissà, alle varie responsabilità e modi di vita diversi e sopratutto alle conseguenti rinunce.
E così, poco dopo, il 24enne è stato messo fuori dall’abitazione.
Per un pò gli è stato consentito, con estrema difficoltà, e solo perchè provvedeva alle esigenze economiche della piccola, di poterla vedere saltuariamente.
Poi è arrivato il divieto assoluto sia di vedere la bambina che di entrare a casa ed ora cos’altro potrebbe accadere a questa persona privata di tutto?
E comunque ritorneremo quanto prima ad occuparci di questo caso, appena vi saranno novità, speriamo positive, ma anche di altri simili.
Intanto, un padre, almeno per ora, è stato abbandonato da alcune istituzioni che, invece, dovrebbero tutelarlo o quantomeno seguirlo e consigliarlo.
Per altre eventuali segnalazioni, potete inviare tutto sulla mail robexdj@gmail.com
Rocco Becce robexdj@gmail.com