Lo scorso 30 luglio il Consiglio Comunale di Viggiano con delibera n. 25 ha deliberato all’unanimità l’adozione del Piano di zonizzazione acustica ai sensi della Legge quadro sull’inquinamento acustico n. 477 del 26/10/1995.
Il Comune di Viggiano è il primo municipio in Basilicata a dotarsi di questo strumento al fine di garantire al meglio la serenità dei Suoi concittadini.
Si è giunti alla redazione del Piano a seguito delle proteste degli abitanti nella zona vigne di Viggiano, per il continuo ed incessante rumore molesto soprattutto nelle ore notturne prodotto dalle attività del vicino ed attiguo stabilimento Eni di Viggiano.
Curatrice della delibera è stata l’Avvocato Rosita Gerardi assessore del Comune di Viggiano, la quale ha seguito i lavori sin dalle prime battute in cui è stato affidato l’incarico professionale per la redazione dello stesso.
L’Avvocato che ha seguito in questi mesi le lunghissime conferenze di servizio presso la Regione Basilicata per il rilascio della nuova AIA alla multinazionale petrolifera, ritiene che questo piano sia determinante al fine di un recepimento in sede AIA del PdZ approvato dal Comune di Viggiano. Eventuali autorizzazioni in deroga all’AIA sono altresì illegali ai sensi del regolamento comunale approvato.
Il piano di zonizzazione acustico è un altro tassello insieme all’indagine epidemiologica ( VIS) commissionata dai Comuni di Viggiano e Grumento Nova ed alla proposta di Legge regionale che i due comuni hanno avanzato alla Regione Basilicata per monitorare e contenere le emissioni in atmosfera dei gas derivanti dalle azioni di gas flaring all’interno dell’impianto COVA di Viggiano.
Il piano di zonizzazione acustica (acronimo PdZ) consiste in una divisione del suo territorio in zone corrispondenti ai limiti assoluti di livello sonoro equivalente previsti dal DPCM 14/11/1997 (che ha sostituito il precedente DPCM 1/3/1991). Definisce i limiti di livello sonoro anche per il rumore generato da strade, ferrovie, aereoporti in base ai decreti che le regolamentano (il decreto più recente risale al 2005). Definisce le regole e gli iter burocratici per l’inizio di nuove attività rumorose, la costruzione di nuove case e permette di gestire eventi rumorosi nel territorio (feste, le campane, etc.).
Serve come riferimento da rispettare per tutte le sorgenti sonore: di fatto è uno strumento per proteggere le zone poco rumorose, per promuovere il risanamento di zone molto rumorose, per regolamentare la vita civile della popolazione e per pianificare lo sviluppo urbanistico del territorio.
Deve essere redatto da un tecnico competente in acustica ambientale e si integra con il piano di gestione del territorio comunale.
Esistono ancora comuni senza zonizzazione acustica o con piani obsoleti perché non rispondenti alle ultime normative (quelli precedenti al 1997 e precedenti al 2004 hanno grosse limitazioni), ciò va a discapito dei cittadini che purtroppo nei centri abitati vivono immersi in livelli sonori sempre troppo elevati e accanto a numerose fonti di disturbo.
L’Europa insegna che esistono molti metodi integrati per migliorare la qualità della vita delle persone anche riguardo al clima acustico in cui vivono. Il PdZ si deve integrare con il Piano di Governo del Territorio comunale per ridurre l’inquinamento acustico e promuovere una migliore gestione del territorio, semplici decisioni urbanistiche e di regolamentazione possono migliorare drasticamente l’impatto delle più grosse fonti di disturbo sui cittadini (p.e. le strade, i locali pubblici, le fabbriche e le attività artigianali).
Il piano ritornerà in Consiglio Comunale tra sessanta giorni per la sua adozione definitiva.
Michele Montone
Capogruppo di Maggioranza
Comune di Viggiano