La trattativa è in corso e non c’è nulla di formalizzato, al momento solo un confronto sulle cifre. A gennaio scorso la Regione Basilicata aveva avanzato una richiesta di risarcimento di 100 milioni di euro all’ENI a titolo di indennizzo per lo sversamento di circa 400 tonnellate di petrolio dai serbatoi del COVA.
Ricordiamo che l’impianto rimase chiuso per 4 mesi dopo lo stop forzato imposto dalla Regione. In quel periodo non furono percepite da parte di via Anzio le royalties e il territorio subì danni ambientali e di immagine. In questi mesi le parti si sono incontrate varie volte e nell’ultima riunione le cifre che sono saltate fuori da parte di Eni, sulla cifra non incassata dalla Regione nei 4 mesi di stop, risulterebbe di 36 milioni di euro. L’intesa pare quindi lontana.
Sulla vicenda dello sversamento sono partite all’epoca anche tre denunce da parte dei comuni di Grumento Nova e Viggiano e di Legambiente, a tutela degli interessi delle comunità locali.