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Nicola Velotti, il lungimirante precursore dell’Arteterapia in Italia

Riflettere sul significato e la portata dell’Arteterapia chiama da subito in causa quel bisogno originario dell’uomo di rendere manifesto il proprio mondo interiore. L’accostamento di arte e terapia, in sé diversi come fenomeni culturali, implica la possibilità che l’arte sia in grado di curare.
Come possibilità originaria e preistorica dell’uomo, parafrasando i filosofi Gilles Deleuze e Félix Guattari, si può dire che l’arte è “prensiva” più che “visiva”, in quanto in essa è la mente a toccare, a diventare dito. Se Freud intuiva il forte legame tra l’arte e i segreti dell’animo umano; tecnicamente, invece, Carl Jung sperimentava lo studio dei segni grafici prodotti dai suoi pazienti, al fine di svelare quali immagini possano celarsi dietro le emozioni.

In questo senso, l’azione creativa porta l’immagine interna a diventare immagine esterna visibile e, a sua volta, in gioco non c’è lo sfondo, ma la direzione di senso, nel diventare condivisibile, comunicando all’altro il proprio mondo interiore emotivo e cognitivo. L’Arteterapia comporta, dunque, l’accesso facilitato, mediante elaborazione creativa, a sentimenti umani altrimenti inesprimibili in parole: così, la produzione artistica è di per sé terapeutica. Il non-verbale, inteso come silenzio, è operante, perché libera i contenuti della nostra mente e il prodotto artistico che ne scaturisce e si compie è anche un medium all’interno di un rapporto umano, quello tra arteterapeuta e paziente.

Oggi esistono diversi professionisti che lavorano con l’arte ed è stato, finalmente, raggiunto anche in Italia un traguardo importante nei settori delle arti terapie e il counseling grazie al lavoro condotto da Nicola Velotti, Presidente dell’Associazione “Philosophic Therapy Center” (Associazione-membro dell’International Expressive Art Therapy Association), che nel 1991 ha stilato il Manifesto per l’Arteterapia, in collaborazione con gli artisti Camillo Capolongo e Claudio Costa, e gli psichiatri Antonio Slavich e Sergio Piro. Il dott. Velotti, laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, è già vicedirettore del C.I.S.A.T. (Centro Italiano Studi di Arte Terapia) e Membro del Consiglio Direttivo dell’Association des Psychanalystes Européens (APE) di Parigi da ottobre 2012 ad oggi.

 – di Michela Castelluccio

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