Lavoro

Rientro docenti vittime algoritmo, NatriniLiberiUniti: Governo dimentica promesse

Si è tenuto lunedì scorso, 12 novembre, a Roma in piazza Montecitorio, un presidio di docenti esiliati ed immobilizzati uniti, a seguito di uno sciopero proclamato dall’ULM SCUOLA in favore dei docenti meridionali fuori sede.

La protesta è montata a seguito delle reiterate richieste al Governo di un intervento urgente sulle note storture prodotte dall’entrata in vigore della legge 107/2015.

Già la Ministra Fedeli aveva bypassato alle pressanti richieste di chi, pubblicamente, aveva manifestato una situazione di difficoltà e disagio professionale oltre che economico e psicologico, date le enormi distanze che l’archiviato algoritmo aveva prodotto nella definizione delle sedi di lavoro rispetto alle province di appartenenza.

Poi il caos, con continue note e deroghe da parte del Miur che forse nelle intenzioni volevano sollevare le pressanti problematiche, ma che nei fatti null’altro hanno prodotto che ulteriori disparità tra insegnanti oltre che innumerevoli ricorsi ai tribunali di tutta Italia.

Ancora una volta, il Ministro Bussetti, interpellato per il tramite del Sottosegretario Giuliano che lo scorso 16 ottobre ha ricevuto una delegazione di associazioni di docenti (Nastrini Liberi Uniti ed Immobilizzati ante 2014) non ha espresso capacità di vera compenetrazione nella problematica ormai incancrenita, dimostrando assoluta miopia ed assoluto diniego rispetto agli impegni già assunti e sventolati dall’attuale Governo in fase di “campagna elettorale”.

Dalle ultime indiscrezioni, infatti, gli emendamenti da approvare nella legge di Bilancio 2019 riguardanti il settore scuola, controvertono le promesse, e quasi rappresentano una dichiarazione di impotenza da parte del Governo.

E’ possibile assistere a questo scempio valoriale e professionale che invece dovrebbe appartenere alla categoria in questione che, ormai esasperata, denuncia a voce alta l’abbandono istituzionale e urla (questa volta non in senso metaforico) ancora richieste di interventi mirati?

Possibile che in questo marasma epocale, in cui ogni ruolo sociale paia perdere significato, non c’è persona di Governo avveduta e responsabile che cominci a mettere sistema tra le fila disordinate assumendo posizioni coerenti gli impegni presi?

Ancora un accorato appello, senza prevaricazioni alcune, un unico obiettivo che guarda alla scuola mirando alla formazione e al successo degli alunni seguiti ed orientati da educatori sereni, liberi, e gratificati.

Tanti slogan significativi per porre fine ad una gabbia legislativa nella quale tutti coloro che hanno dato fiducia alle istituzioni si sono ritrovati rinchiusi.

Vincenzo Scarano

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