L’esito dell’incontro di domenica, convocato dalla vicepresidente di Giunta Flavia Franconi con le forze di maggioranza è netto: le prossime consultazioni regionali devono essere accorpate a quelle delle europee cioè il giorno 26 maggio 2019
Archiviata dunque l’opzione 20 gennaio come prima data utile per il voto, ormai indicata prevalentemente dalle opposizioni e sulla quale la facente funzioni di presidente Franconi aveva avuto il via libera dal Viminale motivato dall’insussistenza “di concreti rischi di compromissione del regolare svolgimento delle operazioni elettorali nella città di Matera” il giorno seguente alle celebrazioni inaugurali dell’anno da capitale della cultura europea.
Flavia Franconi nel vertice di maggioranza ha esposto ai presenti il contenuto dei pareri legali acquisiti nei giorni scorsi da autorevoli costituzionalisti in merito alla legge 111 del luglio 2011 che al comma due dell’articolo 7 dice che “qualora nel medesimo anno si svolgano le elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia le consultazioni di cui al comma 1 (cioè per ‘le elezioni dei sindaci, dei Presidenti delle province e delle regioni, dei Consigli comunali, provinciali e regionali, del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati’ ndr) si effettuano nella data stabilita per le elezioni del Parlamento europeo”.
La decisione che pare essere dunque obbligata, darà certamente ossigeno alle polemiche, in verità già molto accese, dall’opposizione grillina, con il candidato governatore Antonio Mattia che ha paventato la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Potenza per l’individuazione di eventuali responsabilità penali.
FONTE: TRMTV.IT