Società e Cultura

Unibas, cerimonia di inaugurazione del 36/o Anno Accademico

“Non è facile garantire sostenibilità, mantenere standard e rendimenti alti quando si è mortificati da finanziamenti insufficienti, quando non è possibile consentire ai nostri giovani precari un futuro nella ricerca, quando si avviliscono le giuste aspettative di carriera di colleghi che si impegnano quotidianamente proprio per garantire quella qualità e quegli standard. In questi casi sono necessari sforzi enormi e spirito di sacrificio, ed è quello che abbiamo fatto finora, perché amiamo il nostro Ateneo e ne comprendiamo appieno il ruolo in questo territorio”. E’ uno dei passaggi della relazione della Rettrice dell’Università della Basilicata, Aurelia Sole, nel corso della cerimonia di inaugurazione del 36/o anno accademico che si è svolta stamani, a Potenza. Sole ha poi chiesto “alla comunità politica regionale di continuare a sostenere questo Ateneo, sia a livello locale che nazionale”. La Rettrice – si legge in una nota dell’Unibas – si è quindi soffermata su alcuni dei risultati ottenuti dall’Ateneo lucano, primo fra tutti “l’esito positivo della valutazione inviata dalla Commissione degli esperti dell’Anvur”, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, da cui è emerso come, “a fronte delle ‘storiche’ difficoltà economiche e strutturali, l’Ateneo sia riuscito a provvedere allo snellimento della propria organizzazione ai fini del contenimento dei costi, al consolidamento dell’offerta didattica, al miglioramento dei servizi e infrastrutture”, ottenendo “il pieno accreditamento delle strutture e dei corsi di studio dell’Ateneo”. La Rettrice ha quindi evidenziato “con soddisfazione che il risultato ottenuto è allineato e, in diversi casi, migliore di quello ottenuto da atenei storici e di prestigio: tuttavia, vorrei ribadire ancora una volta che questo bel risultato, frutto di uno sforzo collettivo imponente, e per questo ringrazio tutta la comunità universitaria, il Presidio di Qualità e il Nucleo di Valutazione, è solo un punto di partenza nel processo di miglioramento continuo e di radicamento della cultura della qualità nel nostro Ateneo, avviato negli ultimi anni”.

La commissione “sottolinea inoltre lo sforzo dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario della Basilicata (Ardsu) che copre 100% delle richieste degli aventi diritto per borse o alloggi. E su questo voglio evidenziare come l’Ateneo contribuisce con propri fondi anche a questo tema, sia nel sostegno agli studenti che vanno in Erasmus con un’integrazione della borsa, sia con il peso di un mancato introito sulla tassazione, dovuto all’applicazione della giusta norma sul diritto allo studio fissata dal Ministero ormai da due anni”. Sempre nella relazione della Commissione, si evidenzia che “per quanto riguarda il sistema di assicurazione della qualità della ricerca”, l’Ateneo ha definito “un ben strutturato Piano strategico, che tiene correttamente conto del contesto regionale dell’Ateneo, e ha elaborato la propria strategia per la Terza Missione concentrandosi soprattutto sulla ricerca per l’innovazione e su un legame molto stretto con le iniziative della Regione Basilicata”. Tra le azioni messe in campo “voglio ricordare intanto il sistema di Autovalutazione della Ricerca da noi realizzato, che è diventato un modello nazionale adottato da 46 Atenei”, e la strategia dell’Ateneo sui fondi strutturali, che “ha portato al finanziamento di 13 progetti sulle dodici aree di sviluppo nazionale”. All’inizio del 2019, inoltre, “il nostro Ateneo inaugurerà ufficialmente una delle più importanti infrastrutture di Matera, il nuovo campus universitario. Sarà un luogo aperto, un luogo della cultura e dei giovani, e vorrà e saprà essere riferimento per l’eredità del progetto Matera 2019, quando si spegneranno le luci della ribalta. Intanto il campus, realizzato anche grazie al sostegno della Regione Basilicata e in collaborazione con il Comune di Matera, è già aperto, dal 5 novembre di quest’anno, per i nostri studenti e per le attività didattiche”. La Rettrice ha poi ringraziato “il Direttore Generale Lorenzo Bochicchio, per l’impegno, la professionalità e il lavoro svolto in questi quattro anni di collaborazione”, augurando “al nuovo Direttore Generale, Giuseppe Romaniello, un proficuo e soddisfacente percorso per questo suo nuovo incarico”. Prima di concludere il suo intervento, Sole ha ringraziato “il nostro primo Rettore, il prof. Cosimo Damiano Fonseca, per aver sempre sostenuto l’importanza di questo Ateneo: caro Professore, da parte della nostra comunità universitaria le voglio donare una targa per ricordare in suo impegno nella realizzazione di un’utopia che, partita nel 1983, oggi è diventata una realtà”. Nel corso della cerimonia sono intervenuti il presidente del Consiglio degli Studenti, Sebastiano Greco, l’assessore regionale alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Roberto Cifarelli, il Rettore vicario de l’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne Pierre Bonin (sul tema “De Paris à Potenza, et retour”). La prolusione su “L’Analisi Matematica italiana del novecento attraverso l’opera di alcuni dei suoi protagonisti” è stata tenuta dal prof. Alberto Cialdea (Dipartimento di Matematica, Informatica ed Economia). Nel pomeriggio, alle ore 16 circa nel nuovo Campus di Matera sarà poi firmato con i rappresentanti della Sorbonne un accordo per creare un programma di corso di studio con rilascio del doppio titolo di primo livello in “Histoire de l’art et archéologie” e “operatore dei Beni culturali” basato su corsi attivi nelle due università. Successivamente la delegazione francese visiterà la nuova struttura universitaria della Città dei Sassi. Alle ore 19 a Potenza, nell’aula Quadrifoglio, la giornata si concluderà con il concerto “Note per voci e fiati” del Coro polifonico dell’Università della Basilicata e dell’Orchestra di fiati del Conservatorio di musica Gesualdo da Venosa. Sul sito internet dell’Università della Basilicata sono disponibili le relazioni e gli interventi tenuti nel corso della cerimonia: http://portale.unibas.it/site/home/in-primo-piano/articolo6476.html

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