Musica e musicisti della Basilicata

Musica e musicisti della Basilicata: Agostino Gerardi

Dopo tante peripezie, riesco ad incontrare in un piccolo locale di Potenza, il noto fisarmonicista cantastorie lucano Agostino Gerardi, un artista poliedrico dall’animo gentile e di marcata sensibilità. Mi chiede di sedermi e di accettare di bere qualcosa con lui, si notava dai suoi profondi occhi che aveva tanta voglia di parlare in particolar modo di sè e della sua musica. Dopo un lungo e corposo colloquio, seduti ad un angolo del locale, decidiamo, vista la tarda ora, di rientrare alle nostre rispettive case, dandoci così un nuovo appuntamento per poter continuare a parlare di musica, di costumi e di tradizioni locali.

Ora il compito è mio, riassumere ai miei lettori il contenuto del colloquio – intervista con il maestro Agostino Gerardi.

Nasce il 9 aprile del 1966 ad Avigliano. Inizia a suonare la fisarmonica alla fine degli anni 70 grazie al padre Donato  che gli regalò la prima fisarmonica, trovata davanti ad un cassonetto della nettezza urbana.

Nel raccontare la sua vita, Gerardo, mette in evidenza una certa  emozione  e mi confida: Sai, spesso mi ingaggiavano per cantare a cappella  durante le serenate d’amore, i funerali, nelle cantine e nei piccoli circoli di Avigliano.

Poi ricorda il nonno che gli aveva insegnato l’arte dell’improvvisazione.  Gerardo, impegnandosi cresce artisticamente e si afferma in quel mondo popolare fatto di gente genuina a furor di serenate, balli e buon vino, dove trova la sua vera identità: “l’estro per la fisarmonica e il canto”.  Gerry, tiene a precisare, che durante l’adolescenza suonava con il gruppo  aviglianese, nel quale maturava in lui la grande vocazione del cantastorie. Intanto studia musica e prende lezioni di perfezionamento alla fisarmonica. Da giovanotto testardo, continua a suonare e cantare senza che nulla possa fermarlo. Si arruola, e dopo un anno gli propongono di entrare a far parte della banda dell’esercito dove viene inserito a suonare il saxofono. Dopo anni torna in Basilicata, imperterrito continua a suonare il sax in vari gruppi, dove ricopre un ruolo quasi sempre marginale. Successivamente decide di abbracciare di nuovo la fisarmonica, cantare e comporre. Nella metà degli anni 80, iniziano ad ingaggiarlo le agenzie artistiche e propone un repertorio di canti e brani di: Angelo Santarsiere, Michele Mancini in arte Michele di Potenza e Gino Volpe. Dopo aver raggiunto una certa notorietà, incomincia con una sua produzione personale di brani incisi su dischi, diffusi in vasta rete nazionale e internazionale.

                         Giulia Giarletta

 

Quest’estate abbiamo intervistato il Maestro Gerardi durante il Festival “La Montagna Grande incontra i suoni del Sud Italia”:

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